Turismo di lusso in Calabria: Opportunità da cogliere o occasioni perdute? Il dato Demoskopika fa riflettere
La regione ha tutto per competere ma che non è (ancora) riuscita a giocarsi le sue carte migliori

Quali sono i vantaggi potenziali per la Calabria? Più ricchezza con meno impatto ambientale
Il turismo di lusso, se ben gestito, genera molta ricchezza con numeri contenuti: meno presenze, ma con un’alta spesa media. Questo permette di valorizzare i territori senza sovraccaricarli.
Valorizzazione delle eccellenze locali
Il luxury cerca l’autenticità: borgo antico ristrutturato, masseria bio, ristorante gourmet, esperienza artigianale. In questo la Calabria ha un patrimonio unico: dai prodotti tipici alla natura incontaminata.
Lavoro qualificato e stabile
Un sistema turistico di fascia alta richiede personale specializzato e ben pagato, dai maître ai sommelier, dai guide esperienziali ai manager del wellness. Un’opportunità per creare occupazione di qualità, soprattutto tra i giovani.
Valore aggiunto all’immagine della regione
Entrare nei circuiti internazionali del turismo luxury significa migliorare la reputazione complessiva del territorio, che ancora oggi paga lo stereotipo di una Calabria arretrata, marginale o “pericolosa”.
Ma quali sono gli ostacoli che frenano lo sviluppo del settore? Offerta ricettiva carente
Con appena 15 hotel a 5 stelle, la Calabria non ha l’infrastruttura necessaria per accogliere flussi luxury strutturati. Molte strutture sono obsolete o poco accessibili. Collegamenti insufficienti Il viaggiatore di fascia alta si aspetta comodità, velocità, accesso diretto. Ma la Calabria sconta ancora un sistema infrastrutturale carente, con aeroporti limitati e trasporti locali spesso inadeguati. Scarsa sinergia pubblico-privato
Manca una strategia regionale condivisa e integrata. Le iniziative sono spesso isolate, frammentate, senza una cabina di regia che coordini promozione, investimenti, formazione. Bassa percezione del brand “Calabria”
Il territorio non è ancora percepito come destinazione luxury. Mancano eventi di risonanza internazionale, comunicazione mirata, storytelling efficace. Il turista di lusso vuole emozione, unicità, sicurezza, bellezza.
Cosa fare per scalare l’Elite Index? Le mosse possibili
Demoskopika suggerisce alcune leve strategiche: Investimenti mirati in strutture ricettive di alta gamma. Promozione dell’enogastronomia di qualità, con focus su Dop, Igp, ristorazione esperienziale. Incentivi per la formazione professionale nel settore hospitality e turismo esperienziale. Sviluppo del turismo slow e sostenibile: bike, wellness, natura, arte. Marketing territoriale di posizionamento, con campagne internazionali mirate su mercati target (Germania, Usa, Emirati, Svizzera).
La Calabria può diventare luxury, ma deve volerlo davvero
La Calabria non deve (e non può) rincorrere modelli esterni. Ma può costruire una sua via al turismo di lusso: autentica, sostenibile, emozionale. Le materie prime ci sono tutte: mare, montagne, borghi, cibo, artigianato, storia, cultura.
Ora serve visione, progettazione e soprattutto coraggio politico ed economico. Perché il lusso non è solo una questione di stelle, ma di esperienze che restano nella memoria di chi viaggia.