Mai nella storia delle campagne elettorali regionali, dal 1970 ad oggi, si è registrata un campagna elettorale così strana, così silente, così spenta. Frasi fatte che non destano interesse alcuno, pochissimi manifesti, candidati indaffarati solo nelle loro segreterie aperte da qualche giorno ad avvicinare gli amici cercando di convincerli a votarli. Il voto ricercato con il solito rapporto diretto, per quel che si può fare in questi pochi giorni. Basti pensare alla circoscrizione Nord, quella di Cosenza, con 151 comuni. Per molti candidati sarà impossibile andarci per una semplice questione di tempo. In tale contesto sono avvantaggiati quelli che, professionisti della politica, sono in campagna elettorale permanente tutta la vita, quelli che hanno un elettorato consolidato nel tempo con il potere, i favori e le clientele. Praticamente molti degli uscenti. In tale contesto si rischia s domenica 26 gennaio il tempo non sarà clemente una forte astensione che potrebbe superare addirittura quella incredibile del 24 novembre 2014 quando a votare si recò solo il 44% dei calabresi. I due aspiranti candidati che per un anno hanno combattuto per esserlo, Mario Oliverio e Mario Occhiuto, avevano catalizzato su di loro grande interesse. La loro defenestrazione dalla disputa elettorale in foto – finish per  Mario Oliverio da parte del Pd e per Mario Occhiuto da parte di Matteo Salvini ha destabilizzato una campagna elettorale già in corso. Mancano venti giorni, chissà qualcosa possa svegliarsi in questo ultimo lasso di tempo.

 

 

LA VOCE DELLA CALABRIA