Minacciava, malmenava e estorceva denaro alla compagna, disposto divieto di avvicinamento
Cosenza. Minacce e episodi di violenza erano divenuti sempre più frequenti

Nella scorsa serata di mercoledì 26 marzo u.s., la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, emessa dal Tribunale di Cosenza nei confronti di un uomo classe 2004.
La misura
La misura cautelare costituisce l’epilogo di una serie di interventi richiesti da una donna che, in ambito familiare, veniva reiteratamente molestata, minacciata e malmenata da un proprio congiunto. Dal racconto della vittima si apprendeva, inoltre, che, di recente, le minacce e gli episodi di violenza nei suoi confronti erano divenuti sempre più frequenti; peraltro, sovente, coincidevano con richieste estorsive di somme di denaro, poste in essere dall’aggressore, finalizzate a soddisfare prevalentemente proprie esigenze di natura ludopatica. Per tali motivi, personale in servizio presso quest’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cosenza, diretta dal Questore dr. Giuseppe Cannizzaro, di concerto con l’Autorità Giudiziaria - ritenendo che le condotte violente poste in essere potessero reiterarsi nel tempo, ponendo in pericolo l’integrità fisica della parte offesa - si determinavano preventivamente nel disporre l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare dell’offender.
Il divieto di avvicinamento
Accertata la gravità dei fatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha immediatamente disposto, nei confronti dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa con l’applicazione del dispositivo di controllo (braccialetto elettronico). Il tutto si comunica nel rispetto del diritto dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.