L'avvio del nuovo anno scolastico è stato al centro, nella Prefettura di Catanzaro, di un vertice promosso dal Prefetto Margherita Ferrandino alla presenza delle Forze di Polizia, dei sindaci di Catanzaro, Chiaravalle Centrale e Botricello, nonché dell'assessore appositamente delegato di Soverato e dei Commissari Straordinari di Lamezia Terme. E' intervenuto il dirigente scolastico provinciale Rosanna Barbieri.

  "In particolare - riferisce un comunicato della Prefettura del capoluogo - si è parlato del fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti in prossimità degli istituti scolastici e degli esiti dei continui controlli svolti nel corso del precedente anno dalle forze di polizia, in piena condivisione con l'Autorità scolastica, volti a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto allo spaccio e che hanno consentito di individuare alcune aree particolarmente sensibili nei comuni di Catanzaro, Lamezia Terme, Soverato, Botricello e Chiaravalle Centrale per le quali è stato ritenuto necessario potenziare ulteriormente le misure di prevenzione come l'estensione del divieto di accesso in specifiche aree urbane e l'applicazione del cosiddetto 'Daspo urbano'".

  "Durante la riunione sono state concordate ulteriori linee operative - riporta ancora il comunicato - che si prefiggono anche di rendere sempre più efficace l'azione di contrasto a fenomeni di devianza associati al bullismo e cyberbullismo, che, proprio in concomitanza con lo svolgimento dell'attività didattica, raggiungono importanti livelli di diffusione. A tale riguardo proseguirà anche l'attività di informazione e

comunicazione nei confronti degli alunni avviata grazie alla stretta collaborazione tra Dirigenti scolastici e Forze di Polizia per sviluppare negli studenti la necessaria capacità critica sulle conseguenze del consumo di sostanze stupefacenti.

L'attività di informazione si rivolgerà anche ad operatori scolastici. Il presidente della Provincia ha confermato anche per quest'anno la propria disponibilità perché possa essere svolta, d'intesa con il dirigente scolastico regionale e con i dirigenti degli istituti, un'accurata analisi finalizzata a valutare la possibilità di installare impianti di videosorveglianza nelle aree maggiormente a rischio prospicienti gli istituti scolastici della provincia".