"Il mondo del lavoro è cambiato, le imprese chiedono competenze ma nessuno se ne è accorto. Bisogna guardare al futuro ma senza restare imbrigliati in logiche del passato. E i primi a capirlo devono essere i corpi intermedi, a partire dai sindacati, riconoscendo che servono nuovi contratti di lavoro, basati su competenze e performance".


 

E' l'appello che lancia Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Calabria e vicepresidente di Unioncamere, commentando con Adnkronos/Labitalia le ultime tendenze di Excelsior sull'andamento del mercato del lavoro.
Secondo gli ultimi dati di inizio anno, infatti, la domanda di lavoro si collocherebbe sopra i livelli pre-Covid, segnando un +14,0% ( ovvero 62mila assunzioni in più) rispetto a gennaio 2019 ma sale al 45,6% la difficoltà di reperimento (+7 punti percentuali rispetto a un anno fa), che raggiunge il 66% per le figure dirigenziali e sfiora il 62% per gli operai specializzati.

 

Un settore, quello del lavoro, che secondo Algieri è cambiato: "Le imprese cercano lavoratori ma sempre di più non li trovano e c'entra poco il reddito di cittadinanza che è un problema sociale perchè riguarda all'80% persone che non hanno neanche la terza media e non possono essere formati. Ci dobbiamo concentrare invece sull'emergenza delle imprese, che non trovano personale specializzato. Io ad esempio non riesco a trovare meccanici per la mia concessionaria".


 

"Bisogna intervenire subito - continua Algieri - investendo e puntando fortemente sulla scuola professionale, sugli Its. La scuola è il futuro delle imprese, serve formazione di qualità in grado di fornire lavoratori già formati e con competenze specializzate, è di quelli che hanno bisogno le aziende".

 

Queste competenze, secondo il vice presidente nazionale di Unioncamere, sarebbero ridistribuite dalle imprese, pronte a rilanciare nuove capacità: "Dobbiamo abbandonare la vecchia logicadel vengo a lavorare tot ore e ti pago tot - ha dichiarato Algieri - Vanno valorizzate competenze e performance, noi siamo pronti a pagare molto bene chi riesce con le sue competenze far rendere ancora di più l'azienda in cui lavora.


 

Ma devono capirlo in primis le parti sociali - ha concluso Algieri - dobbiamo dare addio ai vecchi contratti per tutelare proprio i lavoratori che se con le competenze giuste devono ricevere quanto meritano e le imprese sono pronte a farlo".