Cosenza: La storia di Giuseppina
Salve a tutti, sono Giuseppina Montagnese e vivo a Cosenza. Ho 72 anni e voglio raccontarvi la mia bella esperienza all'ospedale di Rogliano.
Verso la metà di novembre ho fatto accesso all'ospedale di Cosenza per varie problematiche fra cui un eritema e la fibrillazione, quest'ultima mi "accompagna" da più di un anno.
Dopo tre giorni di poche analisi, all'ospedale di Cosenza ( in pronto soccorso) non sono riusciti a trovare la causa del mio malessere, mandandomi all'ospedale di Rogliano, senza alcuna diagnosi.
Devo dire, con estrema sincerità, che il periodo in cui sono stata al Pronto Soccorso dell'Annunziata non è stato piacevole.
Mi sono trovata in uno stanzone con altre persone, uomini e donne senza molta privacy e sono stata assistita poco e niente.
Invece appena arrivata, all'ospedale di Rogliano mi ha accolto il Dott. Borsano con tutta l'equipe ed hanno subito provveduto a farmi ogni tipo di analisi del caso per trovare la fonte del mio malessere e ci sono riusciti alla grande.
Volevo scrivere questo breve racconto perché troppo spesso sentiamo parlare di cattiva sanità in Calabria, giustamente.
Ma io credo che sia giusto anche parlare della parte bella della nostra regione. Delle piccole realtà che esistono e resistono, dove lavorano persone con la voglia di aiutare, curare e assistere compiendo la missione che hanno scelto.
All'ospedale di Rogliano ho trovato professionalità, gentilezza e attenzione. Che fosse un dottore, un infermiere, un operatore socio sanitario o un inserviente c'era sempre qualcuno pronto a dare una parola di conforto, un aiuto o per risolvere qualsiasi problematica.
I pazienti sono messi in primo piano e visitati con scrupolosità. Perfino i ragazzi della mensa, sono stati disponibilissimi a evitare determinati cibi che io non gradisco.
Ringrazio ancora una volta, tutto il personale dell'ospedale di Rogliano perché ve lo meritate, davvero. Siete degli angeli.