Grave incidente sulla SS 106: addio ad Assunta Migliazza, una madre e lavoratrice che lascia un vuoto incolmabile
Tragedia sulla SS 106: muore Assunta Migliazza, madre e lavoratrice. Comunità in lutto chiede sicurezza.
Un tragico incidente si è consumato lungo la Strada Statale 106, nel tratto vicino allo svincolo per Squillace in direzione Soverato. Un destino crudele ha voluto che Assunta Migliazza, una donna di 43 anni di Girifalco, perdesse la vita a bordo della sua Fiat Panda, lasciando nel dolore il marito, un imprenditore nel settore della grande distribuzione, e le loro tre giovani figlie.
L'incidente ha coinvolto, oltre alla Panda di Assunta, anche una Ford Focus, e il bilancio è pesante: oltre alla vita spezzata della donna, altre due persone sono rimaste gravemente ferite e sono state soccorse dal personale sanitario del Suem 118, prima di essere trasportate d'urgenza in ospedale.
Un tragico salvataggio e il dolore sul posto
Sul luogo del dramma sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco del comando di Catanzaro, la polizia stradale, incaricata dei rilievi, e il personale dell’Anas per ripristinare la viabilità e garantire la sicurezza degli automobilisti. Le immagini e i racconti dei soccorritori riflettono il dolore e la difficoltà di operare in situazioni così tragiche. I soccorritori, professionisti abituati a scenari duri, sono stati toccati profondamente dalla tragedia che ha colpito una madre e lavoratrice, vittima di un destino che l’ha portata via nel mezzo della sua vita.
Una vita dedicata alla famiglia e al lavoro
Assunta era una donna amata e rispettata nella sua comunità. Sposata con un imprenditore e madre devota, si occupava della famiglia e lavorava come cassiera in uno dei supermercati del marito. La sua vita era fatta di impegni quotidiani, tra lavoro e dedizione alla casa, come tante persone che vivono per garantire serenità e sicurezza ai propri cari. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, che non sarà facile colmare, soprattutto per le sue tre figlie, che ora si trovano a dover affrontare un dolore inconsolabile.
Il cordoglio di Fabio Pugliese e l’urgenza di cambiare le priorità infrastrutturali
Tra le voci che si sono levate in questo momento di lutto e sgomento c’è quella di Fabio Pugliese, presidente dell'associazione “Basta Vittime sulla SS 106”. Con parole di dolore e rabbia, Pugliese ha espresso il suo cordoglio alla famiglia di Assunta e ha ricordato quanto sia drammatica la situazione della Statale 106, una strada troppo spesso teatro di incidenti fatali. Pugliese ha colto l’occasione per denunciare la carenza di investimenti per l’ammodernamento di questa arteria stradale vitale, che resta insicura e poco curata nonostante il gran numero di vite perse.
Con un messaggio diretto, Pugliese ha espresso indignazione nei confronti delle priorità infrastrutturali del governo, che sembra puntare sulla costruzione del Ponte sullo Stretto, un’opera che costerà miliardi di euro, ignorando la necessità urgente di migliorare la viabilità e la sicurezza della Statale 106. “Questa ennesima giovane vita spezzata ricade sulla coscienza di chi rivendica vergognosamente la realizzazione del ponte sullo stretto quale priorità infrastrutturale per la Calabria,” ha dichiarato Pugliese, auspicando che si possa rivedere questa scala di priorità, in modo che tragedie come quella di Assunta non si ripetano più.
Il dolore di una comunità e il bisogno di sicurezza per il futuro
La morte di Assunta Migliazza ha scosso profondamente Girifalco e le comunità circostanti. Per chi l’ha conosciuta, Assunta era una donna di grande umanità, sempre pronta a regalare un sorriso ai suoi clienti e a sostenere la sua famiglia. Le persone che la frequentavano raccontano di una donna umile, lavoratrice e devota alla famiglia, che ha saputo trasmettere valori di amore e rispetto a chi le stava vicino. In sua memoria, Fabio Pugliese ha invitato tutti a rivolgere una preghiera per lei e per coloro che soffrono per la sua perdita, a partire dalle sue figlie.
In un momento così tragico, l’assenza di risposte e di interventi per migliorare la sicurezza della SS 106 diventa ancora più dolorosa. La Statale è una strada che attraversa la Calabria come una spina dorsale, ma che porta con sé un fardello pesante: troppe vite sono state spezzate lungo il suo percorso, e il numero di incidenti continua a crescere. È urgente che le istituzioni rispondano al grido di aiuto di chi vive ogni giorno il rischio di percorrere questa strada, che non può più essere ignorata. L'incidente sulla SS 106 ci pone di fronte alla fragilità della vita e alla necessità di prendersi cura delle infrastrutture che ogni giorno percorriamo. Le vite che si spezzano sulle strade italiane, e in particolare sulla Statale 106, ci ricordano quanto sia urgente investire in sicurezza, non solo per migliorare la viabilità, ma per garantire il rispetto e la protezione di ogni singola persona. La memoria di Assunta, di una madre che lavorava e si prendeva cura della sua famiglia, dovrebbe ispirare una riflessione seria su ciò che davvero conta, e su quanto sia importante agire per proteggere le nostre strade.
Questa ennesima tragedia non deve cadere nel silenzio. Assunta, come tante altre vittime della Statale 106, merita giustizia e un impegno concreto da parte di chi può fare la differenza. Le istituzioni sono chiamate a rispondere, non con parole, ma con azioni, affinché la sicurezza della SS 106 diventi finalmente una priorità, per evitare che altre famiglie subiscano il dolore e la perdita che oggi colpiscono i cari di Assunta