"Il naufragio del barcone carico di migranti a Cutro del 26 febbraio scorso è stato provocato dalla Turchia, che ha fatto partire una nave senza controllo; dalla Grecia, che non è intervenuta a vigilare, e da Frontex, che non ha fatto bene il suo dovere".




Lo ha detto a Crotone il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.
"Va poi considerato il fatto - ha aggiunto Cirielli - che, in presenza di alcuni interventi italiani, gli scafisti hanno fatto una brusca manovra, facendo morire quelle persone.

 

In ogni caso, é dimostrato statisticamente che più aumentano le partenze illegali nel Mediterraneo, più ci sono morti. Per cui l'obiettivo deve essere proprio quello di impedire le partenze illegali.

 

E noi stiamo lavorando su questo. Chi ha diritto sul piano umanitario a venire in Europa, deve poterlo fare attraverso i canali legali.

 

Aggiungo che chi vuole venire a lavorare in Italia e non è un profugo di guerra protetto dal Diritto internazionale, deve poterlo fare secondo le regole, e quindi con il decreto flussi".
 

"Dobbiamo stroncare le organizzazioni criminali - ha detto ancora il viceministro - che gestiscono il traffico illegale delle persone sfruttando economicamente la loro disperazione, anche a costo di farle morire".