Aggredisce e picchia la moglie, arrestato 60enne nel catanzarese
All'uomo è stata notificata un'ordinanza con il divieto di avvicinamento e l'applicazione del braccialetto elettronico
Aggressione e stalking
Ancora un altro caso di violenza domestica, ancora un'altra donna vittima del proprio partner: ad essere accusato, questa volta, è un 60enne della provincia di Catanzaro, per aver aggredito e picchiato la moglie, con la quale è in corso la causa di separazione, provocandole lesioni gravi. Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Catanzaro hanno notificato all'uomo un'ordinanza con il divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente da questa frequentati oltre all'applicazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale del capoluogo su richiesta della Procura.
Cosa è accaduto
Le indagini condotte dalla Squadra mobile, con il supporto dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico a seguito della denuncia della donna, si sono articolate in una serie di attività di riscontro. Da quanto emerso sarebbe stata delineata la gravità indiziaria circa la sussistenza di lesioni gravi a seguito di violenta aggressione dell'uomo ai danni della moglie, in pendenza di un procedimento di separazione.
Arrestato nel catanzarese
La misura del braccialetto elettronico
Il braccialetto elettronico per la protezione delle donne vittime di violenza è uno strumento concepito per garantire la sicurezza e prevenire episodi di violenza domestica. Questi dispositivi, quando indossati dalla vittima, possono essere collegati a un sistema di monitoraggio che avvisa le autorità nel caso in cui l'aggressore si avvicini a una certa distanza.
In Italia, ad esempio, il braccialetto elettronico è stato introdotto in diverse sperimentazioni e iniziative istituzionali per combattere la violenza di genere. L'utilizzo di questo strumento può rappresentare una forma concreta di protezione, offrendo alle vittime un senso di sicurezza e la possibilità di un intervento immediato in caso di necessità.
L'efficacia di tali sistemi dipende però da una rete di sostegno più ampia, che include servizi sociali, centri antiviolenza e forze dell'ordine, per garantire una protezione efficace e un supporto alle donne in situazioni di rischio.