Calcio femminile e discriminazione: la voce delle campionesse calabresi
Quando la passione supera i limiti della discriminazione di genere: è ciò che succede tra allenamenti e partite delle squadre di calcio a 5 femminile che, ora più che mai, rompono il silenzio su uno sport che, da troppo tempo, è considerato “prettamente maschile”.
Tornano a casa come “Campionesse del Sud” la squadra di rappresentanza della Calabria di Calcio a 5 femminile del campionato dilettantistico organizzato da TuttocampoCup Sud Italia, che ha visto scendere in campo le migliori giocatrici delle regioni Sicilia, Campania e Calabria.
I profumi e i colori della Riviera dei Cedri, a Diamante, sono stati lo scenario perfetto del campionato, che si è svolto nel primo weekend di maggio, dal 6 all’8. Protagoniste le giocatrici scelte accuratamente durante gli allenamenti delle squadre delle varie provincie, dal mister incaricato, Orazio Costa.
L’emozione e l’adrenalina è la stessa, le gambe che tremano prima di ogni partita, per poi lasciar spazio a tutta la forza e la voglia di vincere. Un unico obbiettivo che unisce donne e uomini che vivono il calcio sulla propria pelle: quello di tornare a casa vittoriosi.
“Dodici anni fa, quando ho avuto il primo approccio con questo sport, non mi sarei mai immaginata di poter arrivare fin qui. – commenta Eleonora Mandaliti, capitano della squadra di rappresentanza femminile calabrese - Tutto è iniziato con una piccola squadretta, cercando di reclutare e far andare oltre i pregiudizi sempre più ragazze. Non è stato facile, soprattutto per un paesino, è stato difficile anche far credere in noi. Questo però, fa capire quanto sia importante crederci, tenerci e persistere! Ad oggi sempre più persone sostengono l’approccio femminile a questo sport, anche i tifosi sono aumentati – continua il capitano - Questo perché, le donne negli anni, hanno dimostrato sempre di più di valere in questo mondo! Inoltre, come deliberato dal Consiglio Federale della FIGC, a partire dalla prossima stagione ci sarà l’introduzione del professionismo sportivo nel calcio femminile. Questo rappresenta una vera e propria svolta per noi, il calcio sarà infatti la prima disciplina in Italia ad introdurre il professionismo per le donne. – conclude - Purtroppo ancora non veniamo prese in considerazione tanto quanto gli uomini, ma sono sicura che andando avanti le cose miglioreranno.”
La sfida ha dato dimostranza di come sia la costanza e la tenacia a dare forza a queste donne che, ogni giorno, sfondano le reti, non solo del campo, ma anche della stessa opinione pubblica che continua a considerare il calcio come uno sport non adatto alle donne e “poco femminile”, come testimonia una delle ragazze.
"Il calcio è uno sport maschile" sono le parole che, da sempre, le giocatrici ascoltano e sopportano quando sentono parlare di calcio femminile “Sei femmina, il calcio è per gli uomini. – continua una delle ragazze della squadra calabrese - Con queste manifestazioni mettiamo a tacere queste parole, cercando di trasmettere sempre il messaggio che bisogna eliminare l’idea bigotta di una sostanziale differenza tra sport maschili e sport femminili, perchè ognuno deve sentirsi libero di poter fare ciò che più gli piace.”
Un muro che sembrerebbe generare una vera e propria disuguaglianza di genere nello stesso sport, che vede nella sua pratica “al maschile” un investimento e una visibilità nettamente maggiore rispetto a quello femminile. Per quanto non viene vissuto come un problema dalle giocatrici, esso costituisce comunque una forte disparità a cui, queste ragazze, si appellano ogni giorno in nome della loro più grande passione: il calcio.
"Personalmente non sono mai andata dietro queste parole, non mi hanno mai toccata perché sono una persona libera e da persona libera non permetterò mai a nessuno di dirmi cosa devo o non devo fare. – continua la giocatrice calabrese - Ed è proprio questo il messaggio che, a mio parere, dovrebbe trasparire e che tramite queste iniziative all'insegna dello sport e dell'unione cechiamo di comunicare agli altri. Per quanto è difficile portare avanti il calcio a 5 femminile, la nostra passione e la nostra determinazione ci danno la spinta a non arrenderci mai, cercando di emergere e portare visibilità, affinché questo sport cresca sempre di più, nella speranza di riuscire a spronare altre ragazze ad avvicinarsi a questa meravigliosa realtà.”