Contrasto al caporalato, integrazione, emergenza sanitaria. Sono queste le direttrici

delle iniziative messe in campo dalla Regione Calabria,

attraverso l'assessorato al welfare, nell'ambito dei progetti

"Su.pr.eme. - Sud protagonista nel superamento delle emergenze"

e "Più Su.pr.eme", tra loro complementari e frutto di un lavoro

di coordinamento e condivisione metodologica portato avanti con

le altre quattro Regioni del Sud (Basilicata, Campania, Puglia e

Sicilia), con le quali è in atto un protocollo d'intesa per lo

sviluppo di interventi nell'ambito dell'immigrazione. Lo rende

noto l'assessorato.

  Le due iniziative, è scritto in una nota, "riguardano gli

insediamenti informali presenti nelle aree della Piana di Gioia

Tauro, di Sibari e nel Crotonese. 'Su.pr.eme' è finanziato dalla

Comunità Europea con risorse afferenti il Fondo Asilo Migranti

Integrazione (Fami) emergenziale ed ha come capofila il

Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e come altri

partner Ispettorato del Lavoro, Inps, Organizzazione

internazionale migrazioni (Oim) e Consorzio Nova Onlus. 'Più

Su.pr.eme.' è invece finanziato dallo stesso Ministero del

Lavoro e delle Politiche sociali nell'ambito del Pon Inclusione

Fse 2014/2020".

  "L'entità finanziaria dei due progetti per la Regione

Calabria - ricorda l'assessore regionale al welfare, Gianluca

Gallo - è di oltre sei milioni di euro, articolati in numerose

linee di azione: prima accoglienza, accoglienza diffusa,


risanamento aree e strutture dei comuni, inserimento lavorativo,

sostegno ai comuni ed ai centri per l'impiego per la presa in

carico dell'utenza, sviluppo di nuove imprese, prevenzione

sanitaria. La strategia della Regione, attuata già in fase di

elaborazione, è quella del dialogo e della collaborazione con

gli enti locali e gli attori territoriali con competenza in

materia".

  Nelle more della messa a punto dei procedimenti relativi alle

misure pianificate, in relazione all'emergenza sanitaria, la

Regione, prosegue la nota, "in coda ad un'interlocuzione con i

rilevanti attori territoriali, istituzionali e no, ha dato corso

ad attività di prevenzione della diffusione del contagio da

Covid-19 nelle aree in cui insistono insediamenti informali. Al

riguardo, accogliendo l'invito pervenuto da diverse Prefetture,

l'assessorato si è adoperato per superare in breve tempo gli

ostacoli che negli ultimi due anni avevano portato al

sostanziale blocco del progetto, per giungere all'immediata

utilizzazione di uno stralcio del finanziamento. Sono state così

raccolte le manifestazioni di interesse dei soggetti disponibili

ed in grado di fornire prestazioni sanitarie aggiuntive

destinate alla popolazione interessata mediante attivazione con

carattere di urgenza, delle équipe multidisciplinari mobili su

camper, con medico, infermiere e mediatore interculturale,

previste dal progetto 'Su.pr.eme.', già da qualche giorno

all'opera prioritariamente nell'area geografica dei comuni di

San Ferdinando, Rosarno, Taurianova, Cassano allo Ionio, Sibari,

Corigliano-Rossano e del Crotonese. Contestualmente, è in atto

con l'Asp di Reggio Calabria la programmazione di interventi di

più ampio respiro e durata, oltre che di coordinamento e

supporto, insieme alle organizzazioni individuate attraverso la

richiamata manifestazione di interesse: Me.d.u., Intersos e

Associazione Coopisa".