Rende ai vertici per qualità amministrativa: presentato lo studio OpenData

È stato presentato questa mattina alla stampa, su iniziativa di Laboratorio Civico, lo studio condotto da OpenData – guidata dal professor Francesco Aiello, ordinario di Economia Politica all’Università della Calabria – che analizza vent’anni di amministrazione nei 19 comuni calabresi prossimi alle elezioni. Al centro del rapporto, un dato chiaro: Rende si conferma eccellenza amministrativa, registrando una crescita solida e costante in tutti i settori.

A darne evidenza è l’indice Maqi (Municipal Administration Quality Index), che colloca Rende tra le migliori città italiane per qualità della governance locale, con un punteggio in crescita da 100,18 a 105,78, ben sopra la media nazionale.

Lo studio si articola su tre pilastri principali:

Capacità Burocratica

misura l’efficienza amministrativa, digitalizzazione e programmazione. Rende cresce da 99,75 a 102,45.

Qualità della Classe Politica:

 valuta leadership, rinnovamento e stabilità. La città registra un balzo da 100,82 a 112,16, oltre il terzo quartile nazionale.

Performance Economico-Finanziaria

considera sostenibilità e investimenti. Anche qui, miglioramento netto: da 99,97 a 102,71.

“Uno studio autorevole certifica il nostro lavoro: Rende è l’unica amministrazione calabrese a segnare un miglioramento solido su tutti gli indicatori”, ha dichiarato Marcello Manna, affiancato da ex assessori e consiglieri comunali. “Non si può ignorare questo dato, né continuare con critiche sterili. Ancora oggi non si comprendono le ragioni del commissariamento che ha paralizzato la città, considerando che l’80% delle accuse è decaduto”.

Manna ha infine ribadito l’impegno per una gestione trasparente e partecipata: “Abbiamo sempre messo i cittadini al centro, e continueremo a farlo nel segno del civismo e dell’inclusività”.