Smantellate le attività illecite del clan Abbruzzese nella Sibaritide
La famiglia Abbruzzese, spesso denominata "clan degli Zingari", ha esercitato per anni un'influenza significativa nella Sibaritide, una vasta area della Calabria settentrionale.
Leonardo "Nino" Abbruzzese, noto anche con il soprannome "Castellino", è un esponente di rilievo della famiglia mafiosa Abbruzzese, radicata a Lauropoli, frazione di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza. La famiglia Abbruzzese, spesso denominata " clan degli Zingari", ha esercitato per anni un'influenza significativa nella Sibaritide, una vasta area della Calabria settentrionale.
Ruolo nel Clan Abbruzzese
Leonardo Abbruzzese è ritenuto un membro di spicco del clan, con compiti che includevano la trasmissione di ordini e informazioni tra i vertici dell'organizzazione e gli affiliati. Secondo le indagini, agiva come intermediario per conto del capo Nicola Abbruzzese, noto come "Semiasse", facilitando la comunicazione interna al sodalizio criminale. Inoltre, Leonardo era coinvolto in attività estorsive, in particolare nel settore agricolo, dove richiedeva forniture di prodotti a imprenditori locali, utilizzando metodi intimidatori tipici delle organizzazioni mafiose.
Operazione "Athena"
Il 30 giugno 2023, le forze dell'ordine hanno lanciato l'operazione "Athena", un'azione congiunta di Carabinieri e Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri. L'operazione mirava a smantellare le attività illecite del clan Abbruzzese nella Sibaritide, portando all'emissione di 68 misure cautelari, di cui 39 in carcere e 24 agli arresti domiciliari. Le accuse spaziavano dall'associazione di tipo mafioso al traffico di stupefacenti, estorsioni, usura e altri reati gravi.Nonostante fosse destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione "Athena", Leonardo Abbruzzese riuscì a sfuggire alla cattura, rendendosi latitante. Durante la sua latitanza, il 17 ottobre 2023, fu trasferito da Spezzano Albanese a Bari a bordo di un'ambulanza riconducibile a un'associazione del Cosentino e condotta da un volontario, nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell'ordine. Una volta a Bari, ricevette supporto logistico da complici locali, che gli fornirono ospitalità in una villa. Arresto e Conseguenze.
La latitanza
La latitanza di Leonardo Abbruzzese terminò il 7 novembre 2023, quando fu arrestato a Bari dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza. L'arresto rappresentò un colpo significativo per il clan Abbruzzese, già indebolito dalle precedenti operazioni delle forze dell'ordine.
Le autorità hanno arrestato 15 persone accusate di aver favorito la latitanza di Leonardo Abbruzzese, fornendogli supporto logistico e assistenza durante la sua fuga. Tra gli arrestati vi erano individui che avevano facilitato il suo trasferimento in ambulanza e altri che lo avevano ospitato a Bari. Le accuse includevano favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose.