Paura nel crotonese: allenatore si accascia in campo, salvato dai Carabinieri
L'allenatore è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Catanzaro, dove è stato sottoposto a un delicato intervento
Malore sul campo da calcio a Steccato di Cutro
Ennesimo malore sul campo sportivo, dopo la tragedia che ha colpito il piccolo Mattia Scumaci, il 12enne che è morto accasciandosi durante gli allenamenti di calcio. Il nuovo terribile episodio, accaduto sabato scorso, ha visto coinvolto un allenatore di calcio di 47 anni, originario di Sellia Marina, colpito da un arresto cardiaco sul campo sportivo di Steccato di Cutro. Anche lui, come il piccolo portiere, era impegnato in una sessione di allenamento.
Il massaggio cardiaco e la corsa in ospedale
L'intervento tempestivo dei Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, in particolare del Carabiniere Andrea Marchio, è stato determinante per salvargli la vita. Grazie alla formazione in rianimazione BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation), i militari hanno eseguito il massaggio cardiaco e utilizzato un defibrillatore, stabilizzando l'uomo fino all'arrivo dei sanitari. Successivamente, l'allenatore è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Catanzaro, dove è stato sottoposto a un delicato intervento cardiochirurgico e ricoverato in terapia intensiva.
Allenatore salvato dai Carabinieri
L'elogio di Unarma: “prontezza al servizio del cittadino”
Sull'accaduto si è espresso il Sindacato Unarma Crotone che ha elogiato l'operato dei Carabinieri in questa situazione d'emergenza: “il salvataggio dell’allenatore da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri del centro crotonese, rappresenta un non comune gesto di estrema professionalità e prontezza al servizio del cittadino, che oltre a salvare una vita umana, ha portato lustro all’Arma stessa. Un Grazie da parte nostra e dai colleghi intervenuti, che auspichiamo si unisca a quello dei Vertici dell’Arma dei Carabinieri”.
Salvavita: l'importanza delle tecniche di rianimazione
Questo episodio evidenzia l'importanza della formazione in tecniche di rianimazione per il personale delle forze dell'ordine e la necessità di una presenza capillare di defibrillatori nei luoghi pubblici. Secondo dati del Ministero della Salute, in Italia si registrano circa 60.000 arresti cardiaci improvvisi ogni anno, e l'uso tempestivo del defibrillatore può aumentare significativamente le probabilità di sopravvivenza.
In Calabria, iniziative come il progetto "Calabria Cardioprotetta" mirano a diffondere la cultura del primo soccorso e a installare defibrillatori in luoghi strategici, contribuendo a salvare vite umane.