La Calabria si aggiudica una piccola vittoria alla 67esima edizione dei David di Donatello. E' la calabrese Swamy Rotolo a vincere il prestigioso premio come "migliore attrice protagonista" per il film "A Chiara", di Jonas Carpignano. Sfortuna invece per "Una femmina" di Francesco Costabile, film già candidato per "miglior regista esordiente" e "miglior sceneggiatura non originale". Una serie di premi, anche se più "tecnici", per "Freaks Out" di Gabriele Mainetti, girato in parte in Calabria. "A Chiara" narra le vicende di una quindicenne, giunta in quell'età in cui già di per sé ci si comincia a porre diverse domande. Quando però suo padre Claudio, a cui è molto legata sfugge alle forze dell'ordine, i dubbi della ragazza si fanno sempre più frequenti. Troppo giovane per capire determinate cose, non sapendo che in alcuni casi è meglio non conoscerle, né tanto meno dirle. Ma Chiara insiste caparbiamente, proprio in nome di quel forte rapporto che la lega al padre.

 

Swamy Rotolo, di Gioia Tauro, vince la statuetta a diciassette anni


Così giovane e già in possesso della statuetta del David di Donatello. Una grande soddisfazione per Swamy Rotolo, attrice diciassettenne originaria di Gioia Tauro, non alla prima collaborazione con Jonas Carpignano. Il suo esordio sul grande schermo infatti nel 2017, sempre al fianco di Carpignano, nel film "A Ciambra", prequel di "A Chiara". Per l'interpretazione riceve il premio come "migliore attrice" al Cairo International Film Festival, oltre al premio Europa Cinema Label, per la sezione Quinzaine des Réalisateurs. Dopo aver vinto il David, Swamy Rotolo diventa l'attrice più giovane ad aver ricevuto tale riconoscimento.