Acqua e rifiuti in Calabria: problemi eterni, soluzioni effimere?
Nuovi progetti, nuove promesse, ma gli stessi problemi: discariche non a norma, acqua potabile scarsa e bollette che lievitano
Il 18 dicembre 2024, nella solenne cornice della Cittadella Regionale di Catanzaro, si è svolto il Consiglio Direttivo d’Ambito dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (Arrical). Una riunione apparentemente cruciale, con un ordine del giorno che prometteva di affrontare temi scottanti come la gestione dei rifiuti e il servizio idrico integrato. Peccato che, come spesso accade in Calabria, le grandi promesse rischiano di evaporare alla prima difficoltà, lasciando sul campo solo debiti e disillusioni.
La montagna delle promesse e il topolino dei risultati
A dare il via ai lavori è stato il presidente di Arrical, Sergio Ferrari, con un invito al contributo “fattivo” dei sindaci per definire strategie e obiettivi. Un inizio promettente, certo. Ma subito dopo, la discussione è scivolata su temi meno urgenti, come l’approvazione di un nuovo logo (perché un’immagine fresca, si sa, risolve tutto) e la modifica dello statuto per rettificare alcune tariffe legate alle spese di funzionamento. Insomma, il problema dei rifiuti e dell’acqua può aspettare, tanto sono lì da decenni.
Tra un proclama e l’altro, si è parlato anche di campagne di ascolto con i territori e di nuove “Conferenze Territoriali di Zona”, previste dallo statuto di Arrical. Iniziative nobili, certo, ma che rischiano di restare parole vuote in una regione che da troppo tempo combatte (e perde) contro montagne di rifiuti e rubinetti a secco.
Sorical: il Gestore Unico, tra promesse e dubbi
Il vero protagonista della giornata è stato l’ingegner Giovanni Marati, Direttore Generale di Sorical Spa, il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato. La società, recentemente trasformata in “in house” a totale partecipazione pubblica, è stata incaricata di gestire il servizio idrico integrato per i prossimi 30 anni. Un progetto ambizioso, che promette efficienza, trasparenza e continuità. Ma le criticità emerse durante i primi subentri ai vecchi gestori fanno sorgere più di un dubbio.
Marati ha sottolineato l’importanza di salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario della Sorical, un’impresa tutt’altro che semplice. Con molti comuni calabresi che navigano in acque economiche torbide e debiti accumulati come castelli di sabbia, il rischio è che il Gestore Unico diventi l’ennesimo carrozzone incapace di affrontare le sfide reali.
Rifiuti: il dramma dei debiti e delle tariffe
Anche sul fronte rifiuti, la situazione è tutt’altro che rosea. Il Commissario Straordinario di Arrical, Luciano Vigna, ha parlato di debiti e crediti pendenti tra i comuni e l’Autorità, auspicando una futura armonizzazione dei costi di conferimento. Ma la domanda resta: questi debiti verranno mai pagati? O fra qualche anno ci ritroveremo a parlare di una nuova autorità, di un nuovo logo e delle stesse vecchie emergenze?
La storia recente della Calabria non aiuta a essere ottimisti. Negli anni, si sono succeduti enti, gestori e piani d’azione, ma i problemi restano. Le discariche abusive continuano a proliferare, le tariffe per lo smaltimento crescono, e i cittadini si ritrovano a pagare per un servizio che spesso non funziona.
Un futuro migliore o un déjà vu garantito?
L’Assessore all’Ambiente, Giovanni Calabrese, ha chiuso i lavori con parole di speranza, lodando la partecipazione e il dialogo tra i sindaci. Ma l’ottimismo stride con una realtà che vede la Calabria in coda a tutte le classifiche nazionali per qualità della gestione dei rifiuti e dell’acqua.
Con il 2025 ormai già iniziato, il rischio è di assistere all’ennesimo capitolo di una saga infinita. Nuovi progetti, nuove promesse, ma gli stessi problemi: discariche non a norma, acqua potabile scarsa e bollette che lievitano.
Ironia finale: e vissero tutti felici e contenti?
E così, dopo il Capodanno dell’anno che verrà, aspettiamo con ansia l’arrivo di una nuova autorità, magari con un logo ancora più accattivante. Perché in Calabria, l’unica certezza è che i problemi di acqua e rifiuti continueranno a fare notizia… fino al prossimo annuncio. E vissero tutti felici e contenti? Difficile dirlo, ma una cosa è certa: il mare di debiti non smette mai di crescere.