PD Cotronei: "Il tempo stringe ed il momento per stabilire gli equilibri nel partito democratico in Calabria"

Rammarica, a soli sessanta giorni dall’elezione del Governatore, assistere nel Partito Democratico ad un muro contro muro che sta ulteriormente acuendo, in tutti i contesti locali, le diverse contrapposizioni interne che da molto tempo logorano il nostro partito e che hanno spesso generato fenomeni dannosi di devianza politica rispetto alle normali regole di appartenenza che caratterizzano il modo di stare all’interno del Partito Democratico.
Troppo spesso abbiamo assistito e assistiamo a prese di posizioni dipseudo dirigenti che, venuta meno la loro leadership, intraprendono percorsi alternativi in un poco coerente interesse per il partito. Tutti i circoli sono in crisi a causa della persistente litigiosità, con conseguenze negative sullo svolgimento dell’attività politica, sulla partecipazione e sull’interessamento degli elettori e dei simpatizzati, che si sono allontanati, con una considerevole perdita di consensi alle tornate elettorali. Il Partito Regionale, che per primo avrebbe dovuto dare le indicazioni e tracciare una direzione da seguire per superare questa crisi è commissariatoe da l'impressione di vivere in una dimensione che non ha nulla a che vedere con la realtà ed i territori. Questo la dice lunga sulla classe dirigente regionale che non ha saputo trovare i giusti equilibri nell’interesse del partito, dei suoi elettori e, soprattutto, per l’impegno di governo della Regione, al quale avrebbe giovato un partito unito e che nonostante tale limite ha svolto una azione molto positiva.
Altrettanto preoccupante è la situazione del partito Provinciale che si è completamente annullato tra contrapposizioni interne e mancanza di una politica identitaria, che sarebbe stata di fondamentale importanza per essere da riferimento agli elettori, limitandosi ad essere "ostaggio consapevole” di un poco costruttivo supporto nell’amministrare la Città di Crotone e la Provincia di Crotone (avevamo fatto bene come circolo di Cotronei a non prenderne parte).
Il tempo stringe ed il momento per stabilire gli equilibri nel partito democratico in Calabria dovrà essere il prossimo congresso, non già le prossime elezioni regionali.
Ora, se non vogliamo seriamente consegnare il governo della Regione ai nostri avversari, dobbiamo essere tutti capaci di mettere da parte i personalismi e compiere, insieme, un atto di responsabilità per intraprendere un percorso unitario alle prossime elezioni regionali. Chi intende intraprendere strade diverse evidenzierebbe, ancora una volta, logiche che nulla hanno a che fare con gli interessi della Calabria e dei calabresi e dovrà assumersene le tutte le responsabilità. In questa logica occorre che il Partito Nazionale si faccia promotore di una azione di mediazione costruttiva al fine di raggruppare tutti intorno ad un tavolo per favorire un percorso unitario. Solo in questo modo si può arrivare all’indicazione di un candidato condiviso che sappia essere espressione della nostra identità, della nostra cultura e possa rappresentare le speranze e le istanze dei calabresi.