"Mamma mia el Diablo!". No, non sono i Litfiba, ma una produzione tutta calabrese che conquista la finale del Festival del Cinema di Cefalù. Si tratta del cortometraggio indipendente "El Diablo", prodotto e scritto dal direttore della scuola di recitazione Blu Academy Barbara Pasqua e diretto da Alberto Celestino. Ma questo non è il solo traguardo raggiunto dal film, che ha infatti già ottenuto altri riconoscimenti come il Rotari Film Festival, l'Heart International Film Festival, l'Hallucinea Film Festival, il Festival Appuntamentoinnero, oltre alla vincita del Diamond Eye come miglior thriller. Una nuova avventura per il regista Celestino, già reduce da "Denis Bergamini" e "Una storia segreta", con un cast interamente calabrese. A completare la rosa di interpreti l'ottantenne Nino Muoio, Cristina Raffaele, Alessandro Cipolla, Angelica Kravchuk, Andrea De Fazio, Silvia Cosentini e Maria Grandinetti.

 


La velocità che spesso, come la fretta, è cattiva consigliera


Il protagonista del film è Andrea Marozzo, visto già in "L'eroe" e "Ostaggi", che stavolta ha indossato i non facili panni di El Diablo. Tuttavia lo scopo principale dell'opera è quello di condurre lo spettatore in dinamiche che potrebbero definirsi contemporanee e introspettive, riguardanti alcune scelte da compiersi nella quotidianità. Circostanze che il regista ha espresso anche attraverso le tecniche di montaggio: "Con le differenti tecniche di ripresa, live action, green screen e b-roll e montaggio estremamente dinamico, ho voluto rappresentare la velocità di pensiero che, a volte, nella vita, ci porta a fare la scelta sbagliata". Ora, la "nave", imposta la rotta per Cefalù.