Calabria divisa in due, Il dramma delle infrastrutture Ioniche
La Calabria è spesso al centro di discussioni sullo sviluppo infrastrutturale e sulle sfide legate alla sua posizione geografica. Nonostante la sua ricca storia, il patrimonio naturale e culturale, la regione soffre di un cronico deficit infrastrutturale. Questa carenza è particolarmente evidente lungo la fascia ionica, che risulta isolata e svantaggiata rispetto alla parte nord della regione, dove si concentra una rete di trasporti più efficiente.
La situazione delle infrastrutture in Calabria
Le infrastrutture calabresi, nel loro complesso, mostrano significative carenze sia in termini di quantità che di qualità. La rete viaria è caratterizzata da strade statali spesso in condizioni precarie, mentre le autostrade non coprono l’intero territorio. La ferrovia presenta una linea principale, la dorsale tirrenica, che collega la regione con il resto d’Italia, ma lascia la fascia ionica in una posizione di marginalità. Gli aeroporti calabresi (Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone) garantiscono un collegamento aereo con le principali città italiane, ma la loro efficienza è spesso messa in discussione. Inoltre, i porti della regione, pur avendo potenzialità di sviluppo, non sono ancora pienamente integrati in una strategia di crescita economica.
La fascia Ionica
La fascia ionica calabrese, che si estende lungo il mar Ionio da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, è una delle aree più isolate d’Italia. Questo territorio, ricco di bellezze naturali e siti archeologici di rilievo, come il Parco Archeologico di Locri o l’antica Sybaris, soffre di un grave deficit infrastrutturale che ne limita lo sviluppo economico e turistico. La strada statale 106 “Jonica” è l’unica arteria principale che collega la fascia ionica. Questa strada, spesso definita “strada della morte” per l’elevato numero di incidenti, è in molti tratti inadeguata. I lavori di ammodernamento, avviati in diverse sezioni, procedono lentamente, lasciando ampie porzioni del tracciato in condizioni obsolete e pericolose. La linea ferroviaria ionica, che collega Reggio Calabria a Taranto, rappresenta un’altra nota dolente. Questa tratta è caratterizzata da un solo binario non elettrificato per gran parte del percorso, con tempi di percorrenza molto lunghi e una frequenza dei treni insufficiente. L’assenza di collegamenti diretti con le principali città del nord Italia e l’obsolescenza dei treni utilizzati aggravano ulteriormente il problema.
Le differenze con il Nord della regione
Il divario infrastrutturale tra la fascia ionica e il nord della Calabria è evidente. La provincia di Cosenza, che rappresenta il cuore economico e amministrativo della regione, è servita meglio in termini di infrastrutture. L’autostrada A2 “del Mediterraneo” collega efficacemente la Calabria settentrionale con il resto d’Italia, mentre la ferrovia tirrenica garantisce collegamenti rapidi con Napoli, Roma e Milano. Inoltre, l’aeroporto di Lamezia Terme, situato nella parte centrale della regione, rappresenta un punto di forza per la mobilità. L’isolamento della fascia ionica può essere attribuito a diversi fattori come la presenza della catena montuosa dell’Aspromonte e della Sila crea una barriera naturale che rende complesso lo sviluppo di collegamenti infrastrutturali o gli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture della fascia ionica sono stati insufficienti rispetto a quelli dedicati ad altre aree della Calabria. L’isolamento infrastrutturale ha gravi ripercussioni sullo sviluppo economico e sociale della fascia ionica. Tra gli effetti principali c'è il declino economico, la mancanza di collegamenti efficaci ostacola lo sviluppo industriale e commerciale, lo spopolamento, molti giovani lasciano la fascia ionica per trasferirsi in aree meglio collegate e con maggiori opportunità, le difficoltà nel turismo, nonostante le attrazioni naturali e culturali, la scarsità di infrastrutture rende difficile l’accesso per i turisti. Negli ultimi anni, sono stati annunciati diversi progetti per migliorare le infrastrutture della fascia ionica. Tra questi l'ammodernamento della SS 106, sono previsti nuovi tratti stradali a quattro corsie per migliorare la sicurezza e ridurre i tempi di percorrenza, l'elettrificazione della ferrovia ionica, questo progetto mira a modernizzare la linea e a renderla più competitiva. Le infrastrutture rappresentano una delle principali sfide per lo sviluppo della Calabria. Colmare il divario tra la fascia ionica e il nord della regione è essenziale per garantire una crescita equilibrata e sostenibile. Serve un impegno concreto da parte delle istituzioni a livello regionale e nazionale per superare le barriere storiche, geografiche e politiche che hanno contribuito all’isolamento della fascia ionica. Solo attraverso una pianificazione strategica e investimenti mirati la Calabria potrà finalmente sfruttare il suo enorme potenziale economico e culturale.
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