Constitutional Circus supera i confini e fa parlare di sè la stampa nazionale.
Un circo politico tra gli Stati e l'Unione Europea. No, non è un pezzo di politica internazionale ma il fulcro su cui ruota il progetto cinematografico "Constitutional Circus", girato tra Roccascalegna in Abruzzo, Longobucco e Bisignano in Calabria e promosso dalla casa di produzione cinematografica Piroetta in coproduzione con Calabria News 24 e Smart Network.
Da un'idea del regista Berardo Carboni, l'iniziativa sarà anche uno spettacolo teatrale, in scena da 2021 e si basa su una critica alla condizione di potere dell'UE e la relativa posizione degli Stati, interpretati giustappunto, dal Signor Stato e la Signorina Europa, due clown che, proprio come nel circo, portano avanti continui battibecchi.
Ma lo sceneggiato attraversa anche la storia, passando dalla Rivoluzione francese a quella industriale ed analizzando i temi di modernità e progresso fino ad arrivare ai giorni nostri, trattando di finanza e giustizia e toccando anche il tema dei paradisi fiscali.
Un modo irriverente di parlare di temi complessi come solo il cinema sa fare, in una chiave divertente ma al contempo riflessiva. Un'occasione per trarre dalla pellicola le proprie considerazioni sulla condizione europea e sul delicato equilibrio con la politica.
Il progetto ha interessato anche la stampa nazionale, come il Fatto Quotidiano che ha dedicato un interessante articolo di Eleonora Vasquez, riportando quanto sia "interessante come si cerchi di impostare il dibattito sull’Europa superando la dicotomia tra europeisti (coloro che difendono questa Unione europea) e gli euroscettici (quelli che vogliono tornare allo Stato-nazione). Esiste infatti un approccio euro-critico nei confronti delle istituzioni europee, il quale si deve interrogare su quali cambiamenti devono essere adottati a livello istituzionale e politico per rendere il nostro continente uno spazio più democratico e partecipativo.