Sindaco Falcomatà
Falcomatà sindaco di Reggio

Esprimiamo una grande solidarietà a Pietro Canonico per il danneggiamento della teca commemorativa in memoria del piccolo Gianluca, tragicamente ucciso a soli dieci anni nel 1985 a Reggio Calabria, da una pallottola vagante durante una sparatoria nel rione Pescatori.

Un atto che offende la memoria di Gianluca

Un atto che offende la memoria di Gianluca, verificatosi in una zona centrale della nostra città, il "Giardino della memoria", creato nell’ambito di una campagna per ricordare le vittime innocenti delle mafie, intitolata "Il ricordo lascia il segno".

Questo è uno spazio sorvegliato da telecamere, situato a pochi passi da uffici importanti e vicino a numerose scuole. Così ha dichiarato il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in una nota.

Un grave gesto vandalico

"Non vogliamo credere – ha aggiunto – che l'atto sia diretto contro il piccolo Gianluca, ma si tratta sicuramente di un grave gesto vandalico che non può passare inosservato. La memoria di Gianluca deve restare un monito per tutti, accompagnando la comunità di Reggio Calabria, composta dalla grande maggioranza di cittadini onesti, sulla via della legalità e della giustizia."

Grazie a una segnalazione ricevuta nei giorni scorsi e all’intervento tempestivo dei tirocinanti del Settore 5 Formazione Professionale della Città Metropolitana, la stele commemorativa è stata prontamente riparata.

"Da parte nostra – ha concluso Falcomatà – speriamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che l’intero sistema delle istituzioni dimostri la sua vicinanza al papà Pietro, aiutandolo a ritrovare la serenità, nel ricordo del suo piccolo angelo, che da decenni è ormai nel cuore di tutti i reggini."

Gianluca Canonico era un bambino di dieci anni che il 9 novembre 1985 perse tragicamente la vita a Reggio Calabria, vittima di una pallottola vagante durante una sparatoria nel rione Pescatori. In un'epoca segnata dalla violenza delle mafie, la sua morte rappresentò l'ennesima vittima innocente di conflitti che non avevano nulla a che fare con lui. Gianluca stava giocando con gli amici, quando una pallottola, sparata durante uno scontro a fuoco tra clan rivali, lo colpì mortalmente. La sua morte scosse profondamente la comunità locale, diventando un simbolo della crudeltà della violenza mafiosa che colpisce indiscriminatamente.

In suo ricordo, è stato realizzato a Reggio Calabria il "Giardino della Memoria", uno spazio dedicato alle vittime innocenti delle mafie, in cui è stata posta una teca commemorativa a lui dedicata. Gianluca, insieme ad altre giovani vittime, è diventato un emblema della lotta contro la criminalità organizzata. La sua memoria continua a vivere come monito per le future generazioni, a testimonianza di come la città, purtroppo, abbia pagato un prezzo altissimo per le guerre tra clan.

La sua figura resta nel cuore dei reggini come simbolo di innocenza perduta e speranza di giustizia.