Mentre Cosenza vecchia frana, dove sono finiti i soldi per la prevenzione dell’dissesto idrogeologico?
Riceviamo e pubblichiamo
Sappiamo bene quanto la “visione strategica" del nostro sindaco sia strabica quando si tratta di “Cosenza Vecchia”.
Alla luce dei crolli avvenuti esattamente un mese fa, che hanno interessato la zona di Portapiana e l’accesso al centro storico dal Ponte Mancini, situazione che ha indotto l’amministrazione di Cosenza ad inibire sine die il transito su Corso Vittorio Emanuele e via Morelli, ci chiediamo a che punto siano il ripristino dello stato dei luoghi e l’attuazione degli interventi volti a mitigare il rischio idrogeologico.
Si tratta di interventi da realizzare nel territorio cosentino nell’ambito della programmazione messa in atto dall’ufficio del Commissario Straordinario per il Dissesto Idrogeologico della Regione Calabria.
Sono previste, infatti, opere volte a sanare situazioni di criticità attraverso la programmazione di tre interventi per un importo complessivo di € 12.835.000,00 a valere su fondi di cui all'Accordo di Programma 2010 e al Patto per la Calabria (DGR 335/2017).
Con amarezza, però, si palesa un evidente ritardo attribuibile ad inadempienza dell'amministrazione comunale di Cosenza e degli uffici tecnici preposti.
Le convenzioni di avvalimento tra il Commissario regionale delegato ed il Comune di Cosenza, con le quali si delegano gli enti avvalsi alla attuazione delle procedure, sono state stipulate tra agosto e settembre 2018. Ad oggi, dopo oltre 500 giorni, non risulta che l'Amministrazione Comunale abbia provveduto ad affidare i lavori. Solo a ottobre 2019, antecedentemente alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Cosenza, risultava bandita una gara per l'affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura del più significativo dei tre interventi previsti dalla Regione, almeno in termini di risorse (pari a € 6.895.000,00), denominato “Interventi di mitigazione del rischio frana nel centro storico e nelle aree contermini" (con scadenza 9/12/2019).
Abbiamo a questo punto 3 domande da porre all’Amministrazione Comunale:
- Com’è possibile che lo stato di avanzamento proceda così a rilento e che interventi finalizzati alla salvaguardia ambientale, alla messa in sicurezza un’area vasta e di particolare pregio storico, archeologico, architettonico, culturale e paesaggistico, alla tutela della incolumità delle abitazioni e dei cittadini cosentini in generale, e del centro storico in particolare, siano andati "in cavalleria" con disarmante leggerezza e se il perdurare di tale evidente inerzia non possa compromettere la disponibilità dei fondi stessi?
- Se tale inerzia sia attribuibile all'affidamento di servizi, tra cui quelli tecnici, a personale esterno al Comune di Cosenza, personale oggi decaduto in virtù del dichiarato dissesto finanziario, circostanza che ha, con tutta evidenza, ritardato la giusta acquisizione di responsabilità e di competenze in capo ai dirigenti vincitori di concorso, che oggi (ahi loro!) ereditano di fatto una gestione caotica, frammentaria e lacunosa in tutti i settori afferenti alla macchina amministrativa comunale.
- Quando la viabilità cittadina, da e verso quelle zone già particolarmente isolate quali sono centro storico e frazioni circostanti, sarà ripristinata così da consentire la normale vivibilità per abitanti, commercianti e, perché no, turisti, che si trovano a combattere con enormi disagi quotidiani?
Nel nostro mondo ideale immaginiamo un Sindaco che, dal punto più alto della sua ruota panoramica, possa avere una “visione strategica” della città che vada oltre i lustrini e le luci colorate ma che contempli i reali bisogni dei cittadini, posto che in questi 5 anni a Cosenza i finanziamenti da poter spendere non sono mai mancati. Bastava saperli amministrare.
I Circolo PD Cosenza Centro Storico e Frazioni
Italia in Comune Cosenza
CASCo – Comitato Area Storica Cosenza