Rave, il governo apre a modifiche, "ma le leggi si rispettano"
Il governo è pronto ad accettare modifiche costruttive sul decreto legge sui rave ma su un punto non c'è discussione: "vogliamo impedire che non si rispettino le leggi dello Stato italiano. La storia di chi non vuole rispettare le leggi è finita!".
Giorgia Meloni affronta la sua prima conferenza stampa dopo un Consiglio dei ministri pesante, dedicato al varo della Nadef, gonfio di numeri e cifre e interamente concentrato sulle misure per contrastare il caro-bollette.
Una conferenza stampa pacata che si scalda solo quando viene introdotto il tema del discussissimo decreto Piantedosi che ha elevato a reato penale, con pene severissime, i raduni illegali.
"Se qualcuno ha norme migliorative lo ascoltiamo", ha premesso spiegando che è proprio compito dell'attività parlamentare migliorare i provvedimenti. Ma subito dopo pianta alcuni paletti che sono la cifra del governo di centrodestra: "qualsiasi cosa tu voglia fare - stigmatizza Meloni - tu devi rispettare le leggi. E questa Italia di chi non vuole farlo per noi è finita". E aggiunge: Ci hanno detto che vogliamo vietare le manifestazioni, nulla di più lontano da me. Poi ci hanno detto anche che 'questi poveri ragazzi non si possono più divertire e dovranno andare all'estero'...".