I rimpasti del Sindaco Fiorita: tanti ingredienti, ma solo pasticci
Il suo mandato si è rapidamente rivelato un banco di prova complesso, dove la sua visione si scontra con una realtà amministrativa turbolenta
Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro dal giugno 2022, è un accademico e politico calabrese con una lunga carriera nel mondo universitario e della cultura. Professore associato di Diritto Ecclesiastico e Canonico presso l’Università della Calabria, Fiorita si è distinto negli anni per il suo impegno nella promozione del patrimonio storico e culturale della regione. Fondatore di associazioni e iniziative culturali come il Festival “Trame” di Lamezia Terme, si è proposto come una figura di rinnovamento, promettendo una politica basata su competenza e partecipazione.
Un banco di prova complesso
Tuttavia, il suo mandato come sindaco si è rapidamente rivelato un banco di prova complesso, dove la sua visione si è spesso scontrata con una realtà amministrativa turbolenta e caratterizzata da frequenti rimpasti.
La gestione della giunta comunale di Catanzaro durante il mandato di Fiorita assomiglia sempre più al lavoro di un pasticcere che rimpasta continuamente gli ingredienti, ma che non riesce mai a completare la torta. Ogni dimissione, ogni cambio di assessore, sembra un tentativo disperato di correggere una ricetta che non funziona, ma il risultato è sempre lo stesso: una massa informe che non prende mai forma.
Le aggiunte alla “ricetta” di Fiorita
Le dimissioni di Venturino Lazzaro, assessore alle Politiche Sociali, nell’agosto 2023, e la sua sostituzione con Giuseppina Pino, sono state solo il primo ingrediente aggiunto a un impasto già problematico. A seguire, Antonio Cosentino, assessore allo Sport, ha abbandonato la squadra il 7 agosto dello stesso anno, lamentando condizioni insostenibili per portare avanti il suo progetto di rilancio dello sport cittadino. Anche in questo caso, il vuoto è rimasto tale, come se il pasticcere avesse dimenticato di aggiungere un elemento fondamentale.
Il 2024 ha portato altre "aggiunte" alla ricetta già compromessa. Le dimissioni di Raffaele Scalise dai Lavori Pubblici e la sua sostituzione con Pasquale Squillace hanno rappresentato un altro tentativo di rimescolare gli ingredienti, ma senza ottenere una consistenza solida. Marinella Giordano, assessore al Personale e alla Polizia Municipale, ha poi lasciato il suo incarico a settembre 2024, senza che il sindaco riuscisse a trovare un nuovo elemento per completare l'impasto.
Ricomincio dalla terza giunta
Infine, nel settembre 2024, Fiorita ha provato a ricominciare da capo con una terza giunta, nominando nuovi assessori come Luisa Lacava al Bilancio e Tributi, Vincenzo Costantino al Turismo e Giuliana Furrer alle Attività Economiche, tra gli altri. Tuttavia, anche questo tentativo somiglia più all’aggiunta di ulteriori ingredienti in una torta ormai irrecuperabile che a una vera soluzione.
L’ironia di questa situazione è evidente: come un pasticcere insicuro, il sindaco continua a rimpastare senza mai riuscire a cuocere il dolce. Ogni nuovo rimpasto sembra più un esercizio di disperazione che una scelta ponderata, e il risultato è una città che rimane senza una guida chiara, con cittadini sempre più sfiduciati che osservano un’amministrazione incapace di servire il "dolce" promesso. Forse è arrivato il momento che Fiorita smetta di mescolare e inizi a lavorare su una ricetta semplice, ma efficace, per il bene di Catanzaro.