Procura apre un fascicolo sulla morte di Angelo Carriuolo: dubbi sulla dinamica dell’incidente in moto
Non solo un tragico schianto: l'inchiesta punta a chiarire se dietro la morte dell’uomo, appassionato di moto e benvoluto da tutti

Ipotesi investigativa sull’incidente di Angelo Carriuolo: incidente autonomo o dinamica alterata?
L’inchiesta aperta dalla Procura sulla morte di Angelo Carriuolo, avvenuta in seguito a un incidente in moto, sta lentamente prendendo forma e sollevando più domande che risposte. La tragedia, che ha colpito una persona amata e rispettata da chiunque l’abbia conosciuta, potrebbe nascondere dinamiche più complesse di quanto si pensasse inizialmente.
Incidente autonomo? I punti che non tornano
In un primo momento, la morte di Carriuolo era stata classificata come incidente autonomo, forse dovuto a una perdita di controllo. Tuttavia, la dinamica presenta incongruenze: il tratto di strada non era particolarmente pericoloso, né presentava segni evidenti di frenata o manovre di emergenza; le condizioni meteo erano buone, la visibilità era alta, e la moto di Angelo era in buone condizioni meccaniche; nessun testimone ha visto il momento esatto dell’impatto, ma alcuni avrebbero notato un veicolo nei paraggi che si sarebbe dileguato poco dopo.
Presenza di un altro veicolo: omissione di soccorso o coinvolgimento diretto?
Una delle ipotesi più calde al vaglio degli inquirenti è quella della presenza di un altro veicolo coinvolto nell’incidente, non per un impatto diretto, ma magari per una manovra pericolosa, un sorpasso azzardato o un taglio della strada.

Se così fosse, il conducente del veicolo in questione potrebbe: aver provocato la caduta di Carriuolo senza toccarlo fisicamente, configurando una colpa indiretta; essersi allontanato senza prestare soccorso, e quindi potrebbe essere accusato di omissione di soccorso – un reato molto grave. Gli inquirenti stanno ora lavorando per identificare il mezzo: si parla di una vettura di colore scuro, ma al momento non ci sono elementi certi.
La pista del “disturbo volontario” alla guida
Un’altra possibilità, seppur al momento senza conferme, è quella di un atto intenzionale, come una manovra intimidatoria o pericolosa volontaria. Anche se Carriuolo era una persona tranquilla, non si esclude alcun movente: una lite precedente? Un caso di rabbia stradale? Qualcuno che lo conosceva e con cui poteva esserci stato un diverbio? Al momento, non risultano segnalazioni pregresse di minacce, ma gli investigatori stanno analizzando i contatti recenti di Angelo e verificando chiamate e messaggi nei giorni precedenti all’incidente.
Visione dei filmati e perizie tecniche
Le forze dell’ordine stanno raccogliendo e analizzando immagini da telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza di identificare: eventuali veicoli presenti sulla scena nei minuti antecedenti e successivi all’incidente; la velocità e la traiettoria della moto di Angelo Carriuolo; testimoni silenziosi, come automobilisti o passanti che potrebbero essere stati inconsapevoli osservatori. Parallelamente, è in corso una perizia tecnica sulla moto, per capire se ci siano segni di urti laterali, manomissioni o guasti sospetti.
La comunità chiede verità
L’inchiesta ha trovato sostegno nella comunità locale, dove Angelo era conosciuto e stimato. Gli amici più stretti, con cui spesso viaggiava per la Calabria in sella alla sua moto, escludono categoricamente l’ipotesi di una disattenzione. Dicono che Angelo era esperto, prudente e “non correva mai per il gusto di farlo”. Ed è proprio questo che spinge tutti a credere che qualcosa non quadri.
Fascicolo aperto
La Procura non si sbilancia, ma il fatto stesso che abbia aperto un fascicolo e nominato periti fa capire che non si tratta solo di un atto formale. Se l’ipotesi di una colpa esterna o un coinvolgimento terzo dovesse essere confermata, il caso di Angelo Carriuolo potrebbe trasformarsi da tragedia stradale a crimine stradale.
Chi ha visto qualcosa parli. Per rispetto di Angelo, per rispetto della verità.
Nel pomeriggio di Pasquetta, intorno alle 14, un tragico incidente ha scosso la comunità di Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza. Un motociclista, Angelo Carriuolo di 57 anni, ha perso la vita lungo la Strada provinciale 241. La Procura ha deciso di aprire un'inchiesta per capire meglio la dinamica dell'incidente mortale.
La dinamica
Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo avrebbe perso il controllo della sua moto, andando a sbattere senza coinvolgere altri veicoli. I soccorsi del 118 sono intervenuti tempestivamente, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. Sul posto sono giunte anche le forze dell'ordine per effettuare i rilievi e avviare le indagini necessarie a chiarire l'esatta dinamica dell'incidente.