Il leader di "Tesoro Calabria" Carlo Tansi ha declinato l'invito a partecipare alla riunione di oggi alla quale prenderanno parte, fra gli altri, il Pd, il M5S, le Sardine ed altre forze civiche e di centro-sinistra. Lo stesso Tansi ha spiegato i motivi in una lettera inviata al commissario del Pd Calabria, Stefano Graziano.



La lettera al Commissario Graziano


Questo il testo integrale della lettera.


Egregio Commissario del PD Stefano Graziano,

la data delle elezioni regionali, oramai definitiva, al prossimo 14 febbraio - annunciata dal presidente f.f. Spirlì senza alcuna reazione da parte dei consiglieri regionali di opposizione e con il tacito ma significativo e inquietante avallo del Governo Nazionale - impone ai movimenti civici come Tesoro Calabria che non sono attualmente rappresentati nel consiglio regionale e o nei Gruppi del Parlamento, la raccolta di molte migliaia di firme dei sottoscrittori delle liste elettorali circoscrizionali su appositi modelli in cui, per legge, devono essere riportati oltre al simbolo della lista, i nomi dei candidati consiglieri ed il nome candidato presidente cui la lista si collega. Nel rispetto delle norme di legge, quindi, tutte le liste civiche, in particolare le 9 liste circoscrizionali predisposte dal movimento Tesoro Calabria, dovranno raccogliere le firme degli elettori sottoscrittori, alla presenza di un delegato ad autenticarle, nel periodo compreso tra il sessantesimo ed il trentesimo giorno precedenti la data delle elezioni (cioè 15 dicembre-14 gennaio), con le feste natalizie e la gente chiusa in casa per la pandemia.


Per poter raccogliere, nei ristretti tempi a disposizione, le numerose firme che consentiranno anche alle liste civiche di Tesoro Calabria di partecipare alle prossime elezioni, è perciò indispensabile che venga designato entro il 15 dicembre il candidato presidente da indicare nei modelli della raccolta delle firme, unitamente ai candidati consiglieri.


È molto discutibile che, a fronte di una tale necessità prevista dalla legge e ripetutamente rappresentata nei mesi scorsi dai rappresentanti di Tesoro Calabria, lei, in qualità di commissario regionale del PD, comunichi, a mezzo stampa, di voler convocare per domenica 13 dicembre un Tavolo di Concertazione aperto alle forze civiche, non per individuare il nome del Candidato Presidente condiviso, ma per "incominciare a parlare di programmi elettorali", fatto che prelude a tempi molto lunghi prima di giungere a conclusioni condivise. Tavolo al quale sono stato personalmente invitato telefonicamente, tre giorni fa, dal referente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Giorno e, ieri sera, dalla sua persona.


Egregio commissario Graziano, non me ne voglia, ma questo modo di procedere sembra – a pensar bene - ovviare alla necessità di "prendere tempo" per nascondere eventuali difficoltà in cui versa il PD in Calabria e si presta all'inevitabile designazione, poco prima delle elezioni, di un candidato destinato a una molto probabile sconfitta elettorale. A pensar male, ritengo che, ancor più probabilmente, questo atteggiamento altro non sia che una evidente strategia di "fare melina" (calcisticamente parlando), per far scadere i tempi utili a Tesoro Calabria per raccogliere le firme entro il 14 gennaio e quindi per escluderla dalla competizione elettorale-


Le ultime elezioni regionali e il risultato ottenuto dal deludente Callipo, dovrebbero essere un esempio da evitare. A meno che il PD, anche questa volta, si accontenti di eleggere qualche consigliere di minoranza e delegare il governo della Regione alla destra a trazione leghista.


Tesoro Calabria non ci sta. Ritiene che ci siano le condizioni per poter vincere e governare la Regione più bella d'Italia, attraverso una coalizione elettorale civica coesa, guidata da un candidato presidente proveniente dalla società civile, riconosciuto e riconoscibile per competenze amministrative e presenza nella realtà territoriale, ed in grado di realizzare il cambiamento che i Calabresi perbene auspicano. Coalizione che veda nelle liste candidati che non siano i soliti noti o i loro portaborse o compari d'anello.


Tesoro Calabria vuole partecipare con le proprie liste per vincere. Ma per fare questo dovrà iniziare subito a raccogliere le firme necessarie per presentarle il 15 gennaio, altrimenti rischierebbe una clamorosa esclusione.


I prossimi 5 anni di governo regionale possono rappresentare un'occasione irripetibile per riscrivere la storia della nostra Terra dal momento che arriveranno dal Recovery Fund decine di miliardi di euro –importo mai concesso alla Regione Calabria dal dopoguerra ad oggi – per risolvere i problemi che affliggono la nostra comunità in modo sempre più opprimente: la sanità, il lavoro, la spazzatura, il mare sporco, la sicurezza idrogeologica e sismica, la burocrazia, i trasporti e le infrastrutture, le disabilità. Problemi che, nè il partito che lei rappresenta, nè gli altri partiti di centro-destra, hanno mai avuto la capacità di risolvere. Se torneranno i soliti noti a gestire il treno di opportunità che offrirà il Recovery Fund, si perderà un'occasione irripetibile per garantire un futuro alle nuove generazioni calabresi.


Egregio Commissario Graziano, attenderemo fino al 14 dicembre. Poi saremo obbligati a compilare i modelli per la raccolta-firme con l'indicazione dei candidati consiglieri e del candidato presidente, nel rispetto delle norme che regolano la partecipazione democratica alle elezioni, garantita dalla Costituzione. Norme che in Calabria, per interessi di parte, si tende, ancora una volta, a eludere.


Per questo motivo ho deciso di non partecipare alla riunione di domani (domenica 13 dicembre), eccetto il caso in cui lei ci garantisca che da questa riunione  - o comunque entro e non oltre la giornata di lunedì 14 dicembre p.v. - si possa giungere alla definizione del nome (e non del profilo) del candidato a presidente, nonché ai criteri di selezione dei candidati delle varie liste a sostegno del presidente e ai programmi condivisi.