A più di un anno dall’inizio della pandemia Covid19, a svariati Dpcm e cambi di colore regionali dal primo lockdown, la seconda primavera di chiusura si sta abbattendo sulle attività commerciali sopravvissute, una categoria di vittime, tre le tante colppite dal virus, in cui i ristoratori ricoprono il ruolo di veri e propri highlanders.
La Conferenza tra Regioni ieri ha stilato una bozza di linee guida per la riapertura di bar, ristoranti, palestre, piscine, strutture termali, cinema e spettacoli dal vivo, in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione. La novità è che per la prima volta da mesi si parla anche di eventuali aperture serali, purché all’aperto.
“Seguiremo le disposizioni sanitarie come abbiamo sempre fatto e come si dovrebbe fare a prescindere in un ristorante” afferma ai nostri microfoni Mirea Rotundo, del ristorante Tipanan, sul lungomare di Giovino a Catanzaro Lido. ”La possibilità di aperture serali ci dà un grande segnale di speranza, visto che sono 14 mesi che siamo chiusi, con brevi intervalli. L’asporto e la consegna a domicilio ci hanno consentito fortunatamente di andare avanti, hanno permesso allo staff di continuare a lavorare, ma alla lunga non possono essere sufficienti, soprattutto a fronte di ristori arrivati davvero in minima parte.”
“Aspettiamo le riaperture come una manna dal cielo” confida ai nostri microfoni Armando Mauro del ristorante in centro a Catanzaro C’era una volta.
“Seguiremo come sempre le linee guida, come abbiamo sempre fatto, ma poi alla fine ci fanno chiudere lo stesso.
Per fortuna il Comune di Catanzaro ci è venuto incontro dandoci gratuitamente spazi esterni e con il tempo a favore possiamo sperare di lavorare all’aperto.
Anche le aperture serali sarebbero una boccata d’aria. Inoltre, per la categoria merceologica dei nostri prodotti, non stiamo lavorando a domicilio o con l’asporto” prosegue Mauro “Gli aiuti e i ristori sono esigui mentre le bollette continuano ad arrivare”.
La bozza della Conferenza tra Regioni, che è comunque in attesa di conferma e di eventuali revisioni, ad oggi appare di lontana attuazione, visto che non sembrano esserci aperture da parte del Governo verso eventuali zone gialle.
Pare infatti che la Cabina di Regia dell’ISS prevista per oggi confermi tre regioni in zona rossa (Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta) e tutte le altre, compresa la Calabria, in zona arancione.
Allontanando ancora una volta la possibilità per i ristoratori di rialzare la saracinesca e servire i clienti ai loro tavoli.

Di Isabella Pesce