Ennesimo incidente ai danni del personale che lavora in carcere: l'episodio accaduto ieri nella Casa Circondariale di Castrovillari, con l'aggressione di un detenuto ai danni di un ispettore, ferito al volto, mette in luce le difficoltà crescenti che il sistema penitenziario italiano si trova ad affrontare. Stamane, visitando il carcere per portare solidarietà all'ispettore ferito e al Corpo di Polizia Penitenziaria, Ferdinando Laghi ha avuto modo di confrontarsi con il direttore dell'istituto, il dottor Giuseppe Carrà. Durante il colloquio, è emersa una realtà complessa e tutt'altro che semplice da gestire.

La carenza di personale è un problema enorme

La situazione è sotto controllo, ma le carenze di personale, ormai strutturali, continuano a rappresentare un problema enorme. Non solo è difficile completare gli organici, ma spesso ci si trova a dover affrontare l'emergenza dei pensionamenti, che svuotano ulteriormente un sistema già fragile. A ciò si aggiunge la necessità di strutture adeguate per quei detenuti che richiedono assistenza specifica, come quella psichiatrica, un bisogno spesso sottovalutato e mal gestito per mancanza di risorse.

Criticità di tutto il sistema carcerario

Queste criticità non riguardano solo Castrovillari, ma tutto il sistema carcerario, un mondo complesso e delicato che richiederebbe un'attenzione maggiore da parte delle istituzioni. Interventi più incisivi, sia in termini di risorse che di programmazione, appaiono indispensabili per garantire condizioni dignitose sia per chi lavora che per chi vive all'interno di queste strutture. È un universo che parla di sicurezza, giustizia e umanità, e che non può essere ignorato.

Serve sicurezza e rispetto della dignità umana

Sarebbe, dunque, necessario un aumento delle risorse destinate al reclutamento e alla formazione del personale, così da garantire organici adeguati e meglio preparati ad affrontare le sfide quotidiane. Al contempo, occorrerebbe investire nella realizzazione di strutture specializzate in grado di rispondere alle esigenze dei detenuti con bisogni particolari, come quelli che necessitano di supporto psichiatrico. Un'altra priorità dovrebbe essere l'introduzione di programmi di riabilitazione più efficaci, mirati non solo al recupero individuale, ma anche alla riduzione del rischio di recidiva. Dare centralità al miglioramento delle condizioni carcerarie rappresenta un passo fondamentale per garantire sicurezza, rispetto della dignità umana e una vera giustizia sociale.