Pomodori
Pomodori

Era un freddo pomeriggio di febbraio quando il signor Paolo, come ogni settimana, si recò al supermercato sotto casa. Tra gli scaffali pieni di colori invitanti, il suo sguardo cadde su una cesta di pomodori rosso vivo, lucidi e perfetti. "Che belli!" pensò, ricordando l’estate e il sapore dolce dei pomodori maturati al sole. Li mise nel carrello senza esitazione, già immaginando una bruschetta succosa o una fresca insalata. Tornato a casa, con entusiasmo ne tagliò uno, lo annusò e notò subito qualcosa di strano: nessun profumo. Lo addentò con aspettativa, ma quello che sentì fu solo una consistenza acquosa e un vago retrogusto erbaceo. Un pomodoro senza sapore, senza anima. Deluso, lanciò un'occhiata al pacchetto: provenienza Spagna, coltivato in serra. Paolo sbuffò: "Che schifo, ormai i pomodori non sanno più di niente!"

Pomodori a febbraio?

Ma il problema era davvero nei pomodori o nelle sue aspettative? Aveva mai visto un campo di pomodoro a febbraio? No, eppure si aspettava lo stesso sapore dell’estate. Era vittima di un’illusione: la convinzione, tutta occidentale, che la natura segua i ritmi dei supermercati, e non viceversa. Ormai siamo abituati ad avere fragole a dicembre, meloni in autunno e zucchine tutto l’anno. Ma a quale prezzo? Prodotti cresciuti forzatamente, senza sole, senza tempo per sviluppare il loro gusto autentico. Non solo questi prodotti fuori stagione sono insipidi, ma la loro coltivazione richiede una quantità enorme di energia. Pomodori coltivati in serra con luce artificiale, riscaldamento e irrigazione controllata hanno un impatto ambientale significativo. Invece di aspettare la stagione giusta, si consumano risorse preziose solo per soddisfare l’illusione di poter mangiare qualsiasi cosa in qualsiasi momento. 

L'illusione della grande distribuzione

La grande distribuzione ha alimentato questa idea, riempiendo gli scaffali di prodotti disponibili tutto l’anno, facendo credere che sia normale trovare gli stessi ortaggi e frutti indipendentemente dai cicli della natura.
Paolo ci pensò mentre spingeva il piatto da parte. Forse la colpa non era solo dei pomodori, ma di un’abitudine radicata, che ci ha fatto dimenticare che ogni stagione ha i suoi sapori, e che la vera bontà arriva solo quando è il momento giusto. Da quel giorno, decise di aspettare l’estate per i pomodori e di lasciarsi guidare dal calendario della natura, e non da quello del supermercato.