A Cosenza cresce costantemente la crisi economica e sociale dovuta all'emergenza coronavirus. Migliaia di cittadini hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo e la cena e a pagare affitto e bollette. Il disagio cresce e si allarga anche a nuove fasce di popolazione, come i piccoli commercianti, costretti a chiudere le loro attività ma a pagare ugualmente le spese e senza un sostegno adeguato da parte dello Stato.
Difronte a ciò, l'amministrazione comunale si è fatta trovare assolutamente impreparata. Gli interventi
adottati a distanza di un mese dall'inizio dell'emergenza, in estremo ritardo, sono insufficienti. Vanno messe
in campo risorse economiche molto più importanti, anche coordinandosi con l’amministrazione regionale. A
Palazzo dei Bruzi regnano la disorganizzazione e la confusione più totali. A confermare la pessima gestione
di questa delicata fase c'è il blocco della variazione di bilancio dell'ente. Questa pratica permetterebbe
l'utilizzo di una cospicua somma di denaro, da destinare in particolare al settore welfare, per l'emergenza
abitativa e altre misure.
Per approvare la variazione di bilancio è necessario il parere dei revisori dei conti. Questi ultimi vanno
nominati dal consiglio comunale che, al contrario di ciò che avviene ovunque in Italia, non si riunisce da
settimane. Una situazione che ha dell'incredibile e ci conferma il calibro di chi siede tra i banchi della
maggioranza e dell'opposizione.
La domanda è semplice: per quale motivo i consiglieri non chiedono una convocazione urgente del consiglio
comunale?
Il sindaco Occhiuto, tra dirette facebook, messaggi di auguri e foto con pastiere e spese alimentari, perché
non interviene sulla questione?
Non si può essere dalla parte dei cittadini ad intermittenza o solo quando c'è la possibilità di guadagnare
consensi.
Basta con annunci e scarica barile, è tempo di azioni immediate e concrete, che migliorino la vita dei
cosentini, stretti nella morsa della crisi. Si proceda alla variazione di bilancio. L'assessora comunale al
welfare, Alessandra De Rosa, garantisca la distribuzione dei buoni spesa a tutti coloro che ne hanno fatto
richiesta e promuova, chiamando in causa anche la Regione Calabria, la sospensione del pagamento delle
utenze e degli affitti. I cosentini e le cosentine, non possono più aspettare.