Se ne andò stroncato da un infarto il 15 Aprile del 1967: il grande Totò rimane impresso nella memoria nazionale, mantenendo il suo status iconico nel cinema italiano, e non solo, ancora dopo 55 anni dalla sua scomparsa.

Veniva chiamato “il principe della risata” , Antonio de Curtis, in arte Totò, nacque a Napoli, città che lo battezzerà con il soprannome di “scugnizzo” del rione Sanità, grazie alla frizzante allegria che ha caratterizzato il suo personaggio.

La sua singolare comicità, infatti, è stata subito notata dai più importanti registi degli anni 60: l’esordio come protagonista in “Fermo le mani” sarà solo l’inizio di una lungimirante carriera, che vedrà il suo nome all’interno di numerosissime pellicole italiane, contando oltre 100 film.

Insieme a Massimo Troisi ed Alberto Sordi, Totò rappresenta l’immagine dell’umorismo e della cultura italiana, trasformando totalmente il “concetto di risata”.