Coldiretti,20mila in piazza per fermare invasione cinghiali
In Umbria varata delibera su piani contenimento per salvare le colture
Sono circa ventimila gli agricoltori della Coldiretti oggi in piazza, dalla Puglia alla Toscana fino al Piemonte per fermare l'invasione dei cinghiali e chiedere alle Regioni i piani di contenimento necessari a salvare le colture e tutelare la vita degli automobilisti, "messa sempre più a rischio dalla presenza incontrollata dei selvatici". "I cinghiali hanno causato nell'ultimo anno - informa l'organizzazione agricola - danni all'agricoltura italiana per circa duecento milioni di euro, devastando campi di grano, orzo, mais, ortaggi e persino vigneti. Proprio Puglia, Toscana e Piemonte sono tra le regioni più colpite dal fenomeno con una presenza complessiva di oltre 600mila cinghiali". "La protesta, ricorda Coldiretti, segue le mobilitazioni a Milano, Cosenza, Bologna, Cagliari, Pescara e Perugia "dove - si sottolinea - è arrivato il primo risultato con la Regione Umbria che ha adottato la delibera sul Piano di interventi urgenti per cinghiali e pesta suina africana che sarà preso pubblicata".
Troppi danni causati dagli animali selvatici
"I danni causati dagli animali selvatici non vengono rimborsati che in minima parte e spesso dopo molti anni, con una situazione che ha portato molti a rinunciare a denunciare gli attacchi subiti", evidenzia Coldiretti. "Tra l'altro - aggiunge - i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell'animale ucciso".
Danni alla coltivazione e allarme peste suina africana
"Ai danni alle coltivazioni si è aggiunto l'allarme della peste suina africana, la malattia non trasmissibile all'uomo che i cinghiali oggi presenti sul territorio nazionale rischiano di diffondere nelle campagne, mettendo in pericolo gli allevamenti suinicoli sul territorio e, con essi, un settore che tra produzione e indotto vale circa 20 miliardi di euro e dà lavoro a centomila persone", conclude Coldiretti.