UCRAINA - Accusato per crimini di guerra, il soldato russo Vadim Shishimarin si è dichiarato colpevole nel primo processo aperto in un tribunale di Kiev a seguito dell'invasione russa. Il sergente 21enne ha confermato di aver commesso i crimini a lui imputati, rispondendo di si alla domanda che riguardava l'omicidio premeditato e gli assassinii commessi.

Questo processo ha una valenza molto importante poichè, per la prima volta, vengono portati in tribunale i crimini di guerra commessi dall'esercito di Mosca, costituendo anche un test per il sistema giudiziario ucraino per ciò che concerne gli abusi dell'esercito di Mosca. Oltre a ciò, infatti, sono state avviate delle indagini sugli abusi commessi dalle forze militari russe.

L' udienza preliminare di Vadim Shishimarin era avvenuta in tribunale a Kiev il 13 maggio per l'udienza preliminare, accusato di aver ucciso un uomo di 62 anni nel nord-est dell'Ucraina il 28 febbraio. Attualmente, il giovane rischia l'ergastolo.

Il giovane soldato, di origini siberiane, era a capo di un'unità russa su una divisione di carrarmati nel momento in cui il convoglio è stato attaccato. Insieme ad altri quattro soldati, avrebbero rubato una vettura e, durante il viaggio verso la regione di Sumy, avrebbero incontrato l'anziano in bici, che sarebbe stato ucciso dal giovane su ordine di altri soldati, poichè avrebbe potuto denunciarli.
A tal punto, Shishimarin ha sparato con un Kalashnikov dal finestrino del veicolo e, da quando afferma l'accusa, "l'uomo è morto all'istante, poche decine di metri dalla sua casa".