Migranti. Le storie a lieto fine di Mary e Olani, nel progetto di Acquaformosa (CS)
"Preferiamo far emergere una bella storia che dimostra ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, quanto di bello può offrire una società basata sul rispetto e sulla solidarietà". Comincia da qui il pensiero di Giovanni Manoccio, presidente dell'Associazione "don Vincenzo Matrangolo" di Acquaformosa, dopo una riflessione sull' "infondatezza dei decreti sicurezza firmati dall'esecutivo gialloverde per mano dell'ex Ministro dell'Interno Salvini".
"Una vicenda - dice Manoccio - che ci ripaga di anni di impegno e dedizione per la costruzione di un mondo fatto di ponti e non di muri e che rimarca l’importanza dei corridoi umanitari che, come sosteniamo da sempre, a differenza dei barconi, sono l’unica reale soluzione di trasporto umano.
È la storia di Mary, una ragazza nata in Etiopia che dopo un'infanzia segnata da sofferenze indicibili entra in Italia nel 2018 grazie al programma organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e dal Ministero degli Esteri. Dopo un passaggio in Umbria, Mary approda nel nostro progetto ad Acquaformosa e si iscrive all'Istituto IPSS "Leonardo da Vinci" di Cosenza abbracciando un percorso di studi comprendente l'articolazione in "Servizi Socio Sanitari".
Mary si dimostra una ragazza dalle grandi potenzialità, appassionata agli studi e, come succede quando una persona ama ciò che fa, arriva a ottenere un grande risultato: un diploma con una votazione di 97/100. Una soddisfazione enorme che rende felice tutti noi. Ora Mary proseguirà i suoi studi con l'Università, è una mente brillante. È giusto sottolineare come anche il fratello di Mary, Olani, prima del lockdown, si sia messo in luce in ambito calcistico disputando una buonissima stagione giocando nel campionato di Promozione nelle fila del Real Sant'Agata.