In Calabria, la presidente Jole Santelli con i partiti politici che hanno vinto le elezioni regionali dello scorso 26 gennaio, sono ancora alla cosiddetta ricerca della quadra del cerchio per la composizione della Giunta. La Lega è uno dei partiti con maggiori apsettative e che gioca a ricoprire un ruolo di primo piano nel nuovo Governo regionale. A tal proposito abbiamo intervistato l’europarlamentare Vincenzo Sofo.

Si parla di divisioni all’interno della Lega calabrese in merito alla definizione della Giunta, con Invernizzi intransigente sulla richiesta di due posizioni e la maggior parte degli eletti disposti a un compromesso pur di sbloccare lo stallo.

Il discorso è diverso. Il risultato ottenuto dalla Lega alle regionali dice che i calabresi ci hanno affidato un ruolo di maggior peso nell’azione di governo rispetto ad altre liste, dunque trattarci alla stregua di forze che hanno preso la metà del nostro consenso significa distorcere il volere degli elettori. Ma personalmente credo che l’emergenza coronavirus renda la necessità di far partire la macchina regionale prioritaria rispetto alla necessità di impuntarci per far valere il nostro peso nel governo regionale. L’importante è che comunque la Lega in giunta ci sia, altrimenti significa volerci tenere fuori dall’azione politica esecutiva che deciderà il futuro della Calabria.

 

In realtà c’è chi ritiene, proprio in Lega, che la giunta non serva ora che c’è da gestire l’emergenza coronavirus.

 

Non so se sia stato davvero detto questo. Ma so che quella del coronavirus è una crisi molto complessa che necessita di una Regione nel pieno della sua operatività. L’aspetto sanitario crea a catena tutta una serie di conseguenze parallele da affrontare subito, si pensi al fatto che la chiusura delle scuole crea il problema dell’accudimento dei figli, la chiusura di negozi crea mancanza di servizi, la chiusura di imprese crea disoccupazione, la limitazione dei trasporti crea l’isolamento del territorio. Martedì ho partecipato al dibattito in Parlamento Europeo sul coronavirus e la Commissione è apparsa drammaticamente in difficoltà di fronte alla gestione di questi aspetti. Se persino l’Ue e i governi nazionali sono in difficoltà, è evidente che non si possa pretendere che la Santelli, possa cavarsela in modo efficace da sola con un tavolo interpartitico provvisorio e senza il supporto della squadra di assessori che possa lavorare a tempo pieno alle politiche di intervento necessarie a ogni singolo settore.

 

Eppure si dice che la Lega si stia orientando verso la decisione di non entrare a far parte del governo optando per un appoggio esterno

 

Non mi risulta, è una soluzione che non mai uscita dalle riunioni che abbiamo avuto. Alle scorse elezioni regionali abbiamo chiesto il voto come forza di supporto al Presidente Santelli e 95.000 calabresi ci hanno votato per farci essere parte della squadra che dovrà governare il cambiamento della Calabria nei prossimi 5 anni. Una richiesta di assunzione di responsabilità che dobbiamo onorare e che poco ha a che fare con manovre più adatte ai palazzi romani. Se vogliamo che la Calabria inizi a cambiare, dobbiamo iniziare a governarne il cambiamento.

 

La presidenza del consiglio regionale potrebbe essere la soluzione?

 

Personalmente ritengo che la Lega debba stare là dove si definiscono le politiche concrete della Calabria, dunque in Giunta. E concordo con quanto detto da Salvini quando si è auspicato che in Calabria la Lega possa occuparsi di settori chiave per il rilancio del territorio come l’agricoltura e il turismo. Non a caso la mia prima azione al Parlamento Europeo è stata proprio per chiedere la tutela degli agricoltori calabresi dalla concorrenza sleale extra-europea e dalle imposizioni al ribasso delle multinazionali.