“Qi Gong: il respiro ti fa bella” Al via il service promosso dal Soroptimist e dal Lions Club Catanzaro Host
Spesso accade di essere troppo presi dalla routine quotidiana, ci si ritrova stressati e senza tempo. Ad un tratto arriva la malattia e il tempo diventa un crudele nemico.
Da queste considerazioni nasce il Service “Come sei bella”, che prevede il sostegno alle donne e alle adolescenti affette da malattie oncologiche, promosso dal Lions Club Catanzaro Host e dal Soroptimist di Catanzarato, presieduto rispettivamente dal dott. Giusepe Raiola e dall'avv. Adele Manno.
Il Soroptimist, in particolare, affianca l'iniziativa con il progetto "Qi Gong: il respiro ti fa bella" che offre alle donne della Struttura Operativa Complessa di Oncologia - diretta dalla dott.ssa Rosanna Mirabelli e inserita all'interno del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina Trasfusionale della A.O. “Pugliese-Ciaccio” - di poter provare i benefici dell'antica arte cinese del Qi Gong.
“Si tratta – ha affermato Adele Manno, presidente Soroptimist - di un valido strumento per controllare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche ed i disturbi associati alla malattia, quali depressione, nausea, problemi intestinali e molti altri effetti legati alla chemio e alla radio, nonché quelli collaterali relativi a cure ormonali.”
Gli incontri di “Qi Gong” hanno preso il via all'interno della SOC di Oncologia del “Pugliese-Ciaccio” grazie alla presenza dei Maestri Alessandro Carmelo Perlongo e Angela Palaia, esperti di Tai Chi Chuan e Bioenergetica.
“Abbiamo dato inizio – ha spiegato Manno – ad una serie di cicli di lezioni rivolte alle donne con patologie oncologiche ma anche aperti al personale medico e paramedico. Gli esercizi previsti in questa tecnica, costituiti da movimenti lenti e fluidi, eseguiti effettuando una respirazione profonda, sortiscono effetti anti-stress, cossicché anche il personale sanitario possa benificiarne. Inoltre, l'impiego del 'Qi Gong' rappresenta una forma di attuazione del Piano Strategico 2014-2023 adottato dall'Organizzione Mondiale della Sanità che ha inteso promuovere le medicine tradizionali e il loro inserimento nei sistemi sanitari nazionali, anche in ragione della loro sostenibilità economica.”