La nostra redazione ha raccolto la testimonianza di una giovane cosentina, che questa mattina eccezionalmente dagli altri giorni, ha utilizzato i mezzi pubblici per andare ad un appuntamento di lavoro, percorrendo la tratta Comune di Cosenza - Roges.



“ Viaggiando spesso all’estero per lavoro mi chiedono come mai utilizzo sempre la mia auto privata anche per piccoli spostamenti, per dare una risposta concreta stamattina ho preso l’autobus” – ci racconta la donna. “All’arrivo alla fermata del Bus cittadino, in centro città, a due passi dalla sede del Municipio di Cosenza, ho constatato l’assenza di una tabellonistica informativa per le tratte dei Bus, o meglio ancora, che da quella fermata risultasse passassero solo due mezzi, e non tutti quelli effettivamente previsti, almeno da quanto mi hanno informato alcuni viaggiatori abituali in attesa alla pensilina".

La giovane donna che ci ha contattato ha specificato, poi, che accanto al tabellone tradizionale riportante un’informazione parziale, era stato installato un monitor alimentato ad energia solare, utile a verificare il tempo di attesa del viaggiatore, un strumento innovativo nel design ma assolutamente non funzionante.

"Nell’attesa non ho potuto fare a meno di osservare - continua la persona -  le condizioni precarie di igiene e decoro intorno a me: immondizia di ogni genere, assenza di contenitori  per i rifiuti nei paraggi, infinite cicche di sigarette ovunque e pannelli pubblicitari in decomposizione. Un’attesa di circa 40 minuti per una circolare chiamata VELOCE, che in tempi di post Covid aveva poco di igienizzato, per non dire che come mezzo pubblico riportava evidenti segni di tamponamenti e usura".

 

Il servizio offerto – aggiunge la viaggiatrice -  costa 1,50  valido 1 ora, la tariffa romana per metro, bus e treni entro la città è di 1,50 valido 100 minuti, e di certo non  incentiva il cittadino alla promozione della mobilita’ collettiva e sostenibile.

"La mia risposta alla domanda iniziale? – conclude la nostra giovane lettrice - "un servizio del genere carente da ogni punto di vista non può che  costringermi  all’utilizzo del mio mezzo privato e se poi penso ai turisti che arrivano nella nostra città, non posso che augurare loro Buena Suerte nella caccia ad informazioni, chiare, univoche in italiano ed Inglese!”

E qui noi dalla redazione le porgiamo una domanda “sei arrivata al tuo appuntamento? “  ”Si certo con 20 minuti di ritardo, 40 di attesa alla fermata e 14 di tratta percorsa”.

Ai posteri l'ardua sentenza.