Rientrano i 1.100 studenti italiani di Intercultura
Continua l'operazione per il rientro in Italia degli oltre 1100 studenti all'estero con un programma
Intercultura. Con i ragazzi in arrivo oggi a Fiumicino dagli Usa
e da altri Paesi, il numero complessivo di chi è già tornato
sale a 900 in poco più di 10 giorni. Circa 700 studenti erano
già rientrati nei giorni scorsi da Argentina, Belgio, Canada,
Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Ghana,
Giappone, India, Hong Kong, Malesia, Messico, Norvegia, Olanda,
Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana,
Repubblica Slovacca, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera,
Repubblica del Sudafrica, Thailandia, Tunisia, Turchia e gruppi
parziali di studenti da Stati Uniti, Irlanda e Filippine.
Oggi è previsto il rientro di 29 studenti dall'Ungheria, 8
dall'Irlanda, 3 dalle Filippine, 2 dall'Islanda, oltre ai circa
200 dagli Stati Uniti. Questi ultimi con un volo charter
appositamente organizzato da Intercultura in collaborazione con
gli altri partner della rete internazionale Afs Intercultural
Programs. Il volo, partito da Chicago, dopo aver lasciato a Roma
i 200 studenti italiani, ripartirà per Madrid con altri 100
studenti spagnoli di Afs.
Nei giorni scorsi, i 200 studenti italiani hanno salutato le
famiglie ospitanti che li accoglievano dalla scorsa estate e,
con l'aiuto dei volontari di Afs, sono partiti da diverse città
nei 50 Stati americani per ritrovarsi a Chicago. Un gruppo di
altri 60 studenti era già rientrato in Italia dagli Stati Uniti
il 22 marzo.
"Si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico enorme
che la nostra Associazione sta mettendo in campo - spiega Andrea
Franzoi, segretario generale di Intercultura - e che non avrà
fine fino a quando non saremo riusciti a fare rientrare tutti i
ragazzi in Italia. Dove possibile, Intercultura è intervenuta
acquistando nuovi biglietti aerei e organizzando nuovi itinerari
di rientro, facendosi carico di tutti i costi aggiuntivi. Per
l'organizzazione dei viaggi abbiamo potuto contare anche sulla
preziosissima collaborazione dell'Unità di Crisi della Farnesina
e sulla rete delle Ambasciate e dei Consolati italiani
all'estero che stanno svolgendo un lavoro eccellente".
"Abbiamo ancora circa 200 studenti che dobbiamo riportare a
casa, da Bolivia, Brasile, Cile, Honduras, Nuova Zelanda,
Paraguay, Perù, Uruguay - aggiunge Franzoi - Per la maggior
parte di loro abbiamo già trovato un itinerario di volo per il
rientro. In alcuni Paesi ci sono situazioni complicate da
risolvere, a causa della chiusura degli spazi aerei che rende
impossibile l'organizzazione di qualunque tipo di volo, ma siamo
in contatto quotidiano con il ministero degli Esteri e i nostri
Ambasciatori, che lavorano senza sosta nel cercare di mettere in
sicurezza i cittadini italiani all'estero, e auspichiamo che si
possa trovare presto una soluzione".