Esprimono perplessità Francesco Campisi, Roberto Marando e Gianfranco Sorbara di FI
Esprimono rammarico i rappresentanti di Forza Italia Francesco Campisi, Roberto Marando e Gianfranco Sorbara che sottolineano come chi è impegnato in politica attivamente è obbligato ad un'analisi sul tanto atteso organo di governo provinciale di FI nato pochi giorni fa, specie dopo gli stimoli degli ultimi giorni provenienti da incontri e comunicati vari. In una nota stampa - si legge dettagliatamente - come una questione positiva sia il numero elevato di giovani a sostegno del partito specie quelli che già rappresentano le amministrazioni locali. "Per molti di loro auspico che siano all'altezza del compito affidatogli; ma nel dare un giudizio complessivo a questo direttivo salta subito all'occhio, paradossalmente, la quasi totale assenza del partito"queste le parole di Gianfranco Sorbara, già dirigente provinciale del PDL e prima di AN, oggi porta bandiera di FI ad Ardore. Una aspetto deprimente - si legge ancora nella nota stampa - "è dividere tutto e tutti in fazioni, a chi come me lavora tutti i giorni sui territori impegnandosi nel sociale e facendo fatti e, ove possibile, dando risposte, viene da ridere per la pochezza dei nostri rappresentanti. Non sono loro probabilmente persone libere e credono non lo sia nessuno. E infine mi sorge un interrogativo: perché un direttivo che aspettiamo da più di un anno nasce invece oggi a soli tre mesi dal congresso provinciale che dovrebbe vedere un direttivo eletto?" ha continuato Sorbara. Incalza anche Roberto Marando , consigliere comunale di Ardore di FI,che si chiede il perchè non possano bastare i porta bandiera per accompagnare i club ai congressi, come prescritto un ulteriore aspetto che demotiva profondamente. E ancora nel comunicato stampa si leggono le considerazioni di Francesco Campisi di Bovalino, già vice presidente nazionale del CNSU e componente dell'opera universitaria messinese. "Purtroppo nulla di nuovo all'orizzonte. La meritocrazia è morta e sepolta, chi si impegna sul territorio portando avanti il simbolo di FI - non quando essa governava dovunque, ma in un periodo in cui la sinistra governa a tutti i livelli - sembra quasi incutere timore ai maggiorenti del partito, i quali preferiscono figure anonime, che spesso non rappresentano né detengono neanche i voti dei propri familiari, ma che sono yes man e quindi funzionali. Con questo modo di intendere la politica, obsoleto e negativo, FI diventerà il partito dei pensionati e dello zero virgola, altro che forza di governo".