Verso la Fase 2, ok visite a parenti no ad amici. No alle seconde case
Da domani tornano al lavoro 4,4 milioni di persone. E scatta la possibilità di far visita a coniugi, conviventi, partner delle unioni civili, parenti fino al sesto grado, affini fino al quarto grado come i cugini del coniuge. E a persone "legate da uno stabile legame affettivo", come i fidanzati ma non, precisano fonti di governo, gli amici.
Il governo dissipa con una Faq, ossia una risposta a domande frequenti, il dubbio insinuato dal nuovo dpcm per la "fase 2".
ECCO COSA SI PUO' E COSA NON SI PUO' FARE
Via libera anche all'attività motoria non solo nei pressi della propria abitazione e nei parchi ma resta chiaro che non si può uscire dalla propria regione, se non - una volta sola - per tornare nella propria residenza o domicilio, se per il lockdown si era rimasti bloccati altrove. Resta il divieto anche per le seconde case: "Non è tra gli spostamenti per necessità", spiegano fonti di governo per dissipare i dubbi.
E' uno "stress test" per la fase 2, quello che inizia il 4 maggio. Dai dati sul contagio che si raccoglieranno a partire dalla prossima settimana si capirà se dal 18 maggio si potrà riaprire di più in alcune Regioni e se al contrario in singole aree del Paese dovrà tornare il lockdown. Il premier Giuseppe Conte, rispondendo via Facebook alle lettere di un'estestista, un barbiere e una ristoratrice, si dice "sicuro" che nelle zone a basso contagio le riaperture arriveranno "prima del previsto".
E intanto assicura che il governo sarà "intransigente per chi riparte sul rispetto di "rigidi protocolli di sicurezza".
Ansa
Il governo dissipa con una Faq, ossia una risposta a domande frequenti, il dubbio insinuato dal nuovo dpcm per la "fase 2".
ECCO COSA SI PUO' E COSA NON SI PUO' FARE
Via libera anche all'attività motoria non solo nei pressi della propria abitazione e nei parchi ma resta chiaro che non si può uscire dalla propria regione, se non - una volta sola - per tornare nella propria residenza o domicilio, se per il lockdown si era rimasti bloccati altrove. Resta il divieto anche per le seconde case: "Non è tra gli spostamenti per necessità", spiegano fonti di governo per dissipare i dubbi.
E' uno "stress test" per la fase 2, quello che inizia il 4 maggio. Dai dati sul contagio che si raccoglieranno a partire dalla prossima settimana si capirà se dal 18 maggio si potrà riaprire di più in alcune Regioni e se al contrario in singole aree del Paese dovrà tornare il lockdown. Il premier Giuseppe Conte, rispondendo via Facebook alle lettere di un'estestista, un barbiere e una ristoratrice, si dice "sicuro" che nelle zone a basso contagio le riaperture arriveranno "prima del previsto".
E intanto assicura che il governo sarà "intransigente per chi riparte sul rispetto di "rigidi protocolli di sicurezza".
Ansa