​Il Tribunale collegiale di Cosenza ha assolto gli ex consiglieri regionali Nicola Adamo e Pietro Giamborino, insieme a Filippo Valia, nipote di Giamborino, dall'accusa di traffico di influenze illecite aggravato. La decisione è stata presa in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, che prevede l'assoluzione quando le prove sono mancanti, insufficienti o contraddittorie.

Erano accusati di aver influenzato una causa al Tar

I tre imputati erano accusati di aver tentato, in concorso, di influenzare illecitamente una causa davanti al Tar relativa all'aggiudicazione di lavori di messa in sicurezza nel vibonese. Secondo l'accusa, Giamborino, su richiesta dell'imprenditore Giuseppe Capizzi e del nipote Valia, avrebbe interpellato Adamo affinché intercedesse presso un giudice del Tar, promettendogli in cambio 50.000 euro. La posizione di Capizzi è stata stralciata dal procedimento principale, poiché ha richiesto e ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali.

Ascoltati collaboratori di giustizia

Durante il processo, sono stati ascoltati diversi collaboratori di giustizia, tra cui Raffaele Moscato, Bartolomeo Arena e Andrea Mantella. Il procedimento ha subito ritardi significativi, considerando che il maxi-processo "Rinascita-Scott", celebrato nell'aula bunker di Lamezia Terme, si era concluso con la sentenza di primo grado nel novembre 2023.

Questa assoluzione rappresenta un importante sviluppo nel contesto dell'inchiesta "Rinascita-Scott", una delle più vaste operazioni contro la 'ndrangheta vibonese, che ha coinvolto numerosi esponenti politici, imprenditoriali e della criminalità organizzata