Guardia di finanza scopre 400mila euro in intercapedine auto
Nel Reggino denunciato un uomo conosciuto per traffico di droga
Quattrocentomila euro in contante, nascosti in una cavità di un'auto, sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Il veicolo, fermato vicino al raccordo autostradale di Rosarno, era guidato da un cittadino albanese già conosciuto dalle forze dell'ordine per traffico di droga.
L'intervento della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza di Gioia Tauro, impegnati in un'operazione di controllo economico del territorio con l'ausilio del cane "cash dog", hanno notato che la moquette sopra il cofano posteriore dell'auto era stata alterata e vi erano nascosti quasi 40 mila euro. Un controllo più approfondito, sempre con l'aiuto del cane, ha portato alla scoperta di un doppio fondo sotto il sedile del conducente, dove erano stipati ulteriori 350 mila euro in banconote di diverso taglio.
Il conducente del veicolo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Palmi. Le indagini sono in corso per determinare l'origine del denaro.
L'operazione
L'operazione si è svolta vicino al raccordo autostradale di Rosarno, un'area che può suggerire il controllo di traffico e movimenti sospetti legati a reati economici o criminali, come il traffico di sostanze stupefacenti.
Il conducente dell'auto, di nazionalità albanese, è descritto come già noto alle forze dell'ordine per il traffico di droga. Questo dettaglio è cruciale, in quanto suggerisce che l'operazione non fosse casuale ma parte di una sorveglianza continua su individui sospettati di attività illecite. La conoscenza pregressa del conducente da parte delle forze dell'ordine fa pensare a un monitoraggio sistematico, probabilmente legato a indagini più ampie sul crimine organizzato o altre forme di traffico illecito.
L'uso di unità cinofile specializzate (il "cash dog") è un aspetto interessante e rilevante dell'operazione. I cani addestrati per individuare il denaro sono strumenti altamente efficaci nelle operazioni di controllo economico, poiché sono in grado di localizzare grandi quantità di contante nascosto, anche in spazi difficilmente accessibili. Questo aspetto dimostra l'avanzamento delle tecniche investigative nell'ambito del contrasto ai crimini finanziari e al riciclaggio di denaro.