Scioglimento del Comune di Tropea: il Tar esamina accuse e presunti legami con la criminalità organizzata
Nell'udienza di merito per l'esame del ricorso, il TAR valuterà la legittimità del provvedimento di scioglimento
Lo scioglimento del Comune di Tropea, disposto nell’aprile scorso per infiltrazioni mafiose, è ora al vaglio del Tar del Lazio. L’udienza di merito è stata fissata per l’8 gennaio 2025, a seguito del ricorso presentato dall’ex sindaco Giovanni Macrì, esponente di Forza Italia, e da due ex amministratori.
Contestati sei provvedimenti
I ricorrenti contestano sei provvedimenti, tra cui il decreto presidenziale di scioglimento del consiglio comunale, le relazioni del ministro dell’Interno e del prefetto di Vibo Valentia, e la deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2024. In risposta, la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Interno hanno affidato all’Avvocatura generale dello Stato la difesa delle decisioni adottate, ritenendo fondate le motivazioni che hanno portato allo scioglimento.
Un'Audi A6 “incriminata”
Tra le questioni più controverse emerse durante l’istruttoria, particolare attenzione è stata dedicata all’acquisto di un’Audi A6 da parte dell’ex sindaco Macrì. Il veicolo, precedentemente sequestrato e confiscato al boss Antonio La Rosa, capo del clan di Tropea e detenuto al 41 bis, era formalmente intestato a un parente di esponenti di spicco della criminalità organizzata locale.
Secondo la relazione del prefetto di Vibo Valentia, questa operazione evidenzierebbe un legame preoccupante tra il sindaco e ambienti criminali. Il prefetto ha infatti sottolineato che un amministratore che agisca nel rispetto dei principi di trasparenza non dovrebbe intrattenere rapporti commerciali con soggetti di questo tipo, poiché ciò rappresenta un evidente supporto e un tentativo di aggirare le misure patrimoniali disposte nei confronti dei clan.
Ora si attende la decisione del Tar
Tale episodio, insieme agli altri elementi contestati, sarà analizzato dal Tar, che dovrà pronunciarsi sulla legittimità dello scioglimento e sulle accuse mosse contro l’amministrazione comunale. Nell'udienza di merito per l'esame del ricorso, il TAR valuterà la legittimità del provvedimento di scioglimento e le argomentazioni presentate dagli ex amministratori comunali.
È importante sottolineare che si tratta del secondo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Tropea nel giro di pochi anni; un precedente provvedimento analogo era stato adottato nell'agosto 2016.