Turismo dimenticato: perché la Calabria fatica a decollare?
La Calabria resta fuori dai grandi circuiti turistici per infrastrutture carenti e strategie inefficaci.

Turismo in Calabria: un’occasione mancata
La Calabria, con il suo straordinario patrimonio naturale, storico e culturale, dovrebbe essere una delle mete turistiche più ambite d’Italia. Eppure, la regione rimane ai margini dei grandi circuiti turistici, registrando numeri lontani da quelli di Sicilia e Puglia. Le cause di questa marginalità sono molteplici: mancanza di infrastrutture, strategie di promozione inefficaci e una gestione dei fondi pubblici che spesso si traduce in sprechi.
Turismo dimenticato
Infrastrutture carenti: un freno al turismo
Uno dei problemi più evidenti è la carenza di infrastrutture adeguate. La rete stradale è tra le peggiori d’Italia, con arterie fondamentali come la SS106 e la A2 caratterizzate da tratti pericolosi e poco efficienti. Anche le ferrovie sono inadeguate a supportare un turismo moderno, con collegamenti lenti e insufficienti. Gli aeroporti regionali, escluso Lamezia Terme, hanno difficoltà a garantire voli diretti verso le principali capitali europee, penalizzando l’accessibilità della regione.

Mancanza di una strategia turistica efficace
Oltre alle infrastrutture, la Calabria soffre per l’assenza di una strategia turistica coerente e innovativa. La promozione del territorio è frammentata, affidata a enti diversi senza una visione comune. Gli eventi di richiamo internazionale non vengono valorizzati e il marketing digitale, fondamentale per attrarre visitatori, è spesso sottoutilizzato o gestito in modo inefficace. Anche il turismo esperienziale, che in altre regioni è un successo, non viene adeguatamente sviluppato.
Gestione dispersiva e spreco di risorse
La promozione turistica calabrese è affidata a una serie di enti pubblici e privati, tra cui Regione, province, camere di commercio e consorzi turistici. Questa gestione dispersiva porta alla mancanza di strategie di lungo termine e a investimenti inefficaci. I bandi per la promozione turistica vengono spesso assegnati a soggetti privi di competenze, generando campagne inutili e sprechi di denaro pubblico. Di conseguenza, la Calabria rimane esclusa dai grandi itinerari turistici, incapace di attrarre e fidelizzare i visitatori.
Il problema dei fondi del PNRR
Uno degli aspetti più controversi riguarda la gestione dei fondi del PNRR destinati al turismo. Milioni di euro sono stati stanziati per migliorare infrastrutture, digitalizzazione e promozione, ma molti progetti restano solo sulla carta. La Calabria ha già visto in passato fondi pubblici finire in un limbo burocratico o essere sprecati in iniziative inefficaci. Il rischio è che anche questa volta il denaro venga disperso senza produrre benefici concreti per il territorio.
Come rilanciare il turismo in Calabria?
Se la Calabria vuole entrare nei circuiti turistici mainstream, servono interventi mirati: investire su infrastrutture moderne, garantire una gestione trasparente dei fondi e sviluppare una strategia di marketing efficace. È essenziale creare itinerari tematici, valorizzare l’ospitalità diffusa e incentivare il turismo esperienziale per rendere la regione attrattiva tutto l’anno.
Un gioiello nascosto che rischia di restare invisibile
Senza una visione chiara e una gestione più attenta, la Calabria rischia di rimanere un gioiello nascosto, conosciuto solo da pochi viaggiatori, ma ignorato dal grande pubblico. Solo con una politica turistica innovativa e integrata si potrà trasformare il potenziale della regione in un vantaggio competitivo concreto.