Badolato (CZ): “Erasmus Goes Local ∙ Locals GO on Erasmus”: un Erasmus Day intercomunale per coniugare le dimensioni locali e globali
Grande successo per la tappa #ErasmusDays di Badolato organizzato dall’Amministrazione Comunale di Badolato, da quella di Camini, dal settore “Global Youth” della cooperativa sociale “EUROCOOP Servizi – Jungi Mundu” di Camini e dall’Istituto Tecnico Tecnologico “Giovanni Malafarina” di Soverato (CZ). Si è trattato di uno, di ampia rilevanza regionale e internazionale, tra i circa 4000 eventi organizzati in tutta Europa in risposta alla proposta lanciata dall’Agence Erasmus+ France nel 2017 ovvero l’agenzia nazionale francese per l’attuazione del programma europeo dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport Erasmus+ 2014-2020.
Un parterre di rilievo ha riempito la sala del Consiglio Comunale gremita di numerose persone venute anche da fuori paese. Tanti gli interventi, ricchi di spunti e proposte. Dopo il saluto istituzionale del vicesindaco, Domenico Leuzzi, ha preso la parola l’Assessora Daniela Trapasso che ha voluto rivolgere un commosso pensiero alle popolazioni curde attualmente colpite dalla guerra scatenata dalla Turchia in Siria. “Conosciamo bene il popolo kurdo – ha detto l’Assessora – e questo attacco ci colpisce profondamente. Questa giornata è dedicata a loro”. Dopo l’intervento del Sindaco di Camini, l’Architetto Giuseppe Alfarano, che ha evidenziato i crescenti e fruttuosi rapporti tra i due enti pubblici territoriali, l’Assessora ha illustrato i punti che saranno alla base del prossimo gemellaggio tra i comuni coinvolti: Badolato e Camini. A seguire l’intervento del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Badolato, Raffaele Tommaseo, che ha sottolineato l’importanza di simili iniziative per i giovani. Molto articolato anche l’intervento di Francesco Candia, segretario regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Rosario Zurzolo, presidente della Cooperativa Sociale EUROCOOP Servizi – Jungi Mundu di Camini, impegnato da molti anni nell’implementazione di progetti di accoglienza e inclusione sociale di richiedenti asilo e rifugiati in tutto il territorio calabrese, e l’avvocato Antonino Laganà del Consiglio Italiano per i Rifugiati, hanno illustrato le attività dei progetti SPRAR /SIPROIMI in corso di svolgimento nei due paesi. Molto articolati anche gli altri interventi: per la Proloco di Badolato ha portato i saluti Pietro Piroso e per quella di Camini Cosmano Fonte, Domenico Leuzzi ha rappresentato l’OTP Riviera e Borghi degli Angeli. Di notevole interesse gli interventi della professoressa Savina Moniaci dell’ITT Malafarina di Soverato, ente proponente dell’iniziativa, della dottoressa Anna Lodeserto, internazionalista impegnata nello sviluppo di processi di ripopolamento che si innestano sulle politiche giovanili e sulla mobilità armonizzata, della dottoressa Raimonda Bruno coordinatrice regionale di Amica Sofia, associazione per la promozione della filosofia dialogica, della dottoressa Francesca Saraco dell’Associazione MaMa e della dottoressa Alessandra Tuzza dello sportello Europe Direct Calabria & Europa. Sono seguite brevi dichiarazioni e saluti da parte dei giovani del gruppo informale “YOUngi Camini” e delle volontarie impegnate a Camini grazie al Corpo Europeo di Solidarietà e del dottor Alessandro Guido, uno dei sei giovani che attualmente svolgono il servizio civile presso il Comune di Badolato attraverso il progetto Badolato Landart.
Piena e convinta la soddisfazione del Sindaco Giuseppe Alfarano, il quale sottolinea “l’importanza della cooperazione orizzontale che emerge, tanto più, da un processo partecipativo in grado di coinvolgere sin dall’inizio le nuove generazioni. Questo risulta di particolare importanza in contesti geografici che negli ultimi decenni hanno scontato in maniera determinante l’impatto dell’invecchiamento demografico e lascia ben sperare nel proseguimento dell’inversione di tendenza in corso proprio a Camini, piccolo borgo della Locride che fino a pochi anni fa era sull’orlo dell’estinzione e oggi può, invece, ospitare iniziative di calibro internazionale come i dieci progetti europei in corso di implementazione anche grazie al protagonismo giovanile che accompagna quello della società civile e dell’imprenditorialità sociale, già attive nei percorsi di inclusione sociale della popolazione migrante.
Un gemellaggio di prossimità è particolarmente ambizioso, in misura maggiore rispetto a quanto possano esserlo le relazioni instaurate con entità lontane, e questo riconoscendo le difficoltà tradizionalmente legate alle dinamiche competitive che molto spesso soffocano le opportunità di cooperazione. Il recupero di tale dimensione e della prossimità attraverso la sussidiarietà, rispondendo tanto all’articolo 5 della Costituzione quanto all’articolo 5 del Trattato di Lisbona relativo al principio di sussidiarietà, giungono in soccorso invitando all’azione comune in un’ottica di maggiore vicinanza alla cittadinanza che tale rapporto sinergico ispirato proprio a una condivisione di problematiche e prospettive comuni che partano dal contesto locale per aprirsi ulteriormente sul piano globale intende rafforzare ulteriormente anche attraverso la formula del gemellaggio.”
Il titolo specifico scelto per dal comitato organizzatore ovvero “Erasmus Goes Local ∙ Locals GO on Erasmus” intendeva richiamare proprio le sinergie di un dialogo continuo e bidirezionale rese possibili anche grazie a una declinazione strategica delle specifiche direttrici nazionali. Grazie al programma Erasmus+ una platea sempre più ampia di partecipanti – dalla popolazione adulta a quella giovanile, passando per la comunità di discenti della formazione professionale e di quella universitaria senza escludere i contesti sportivi e quelli scolastici – riesce a essere coinvolta in percorsi di crescita personale e professionale sia a livello locale ospitando progettualità condivise, sia a livello internazionale partendo da contesti periferici per poter maturare esperienze formativi di rilievo altrimenti inaccessibili e inimmaginabili. Questo è ampiamente dimostrato dal caso di Camini, dove parallelamente al lavoro di preparazione in corso per l’attività di mobilità transnazionale del progetto sul benessere giovanile “GOOD PRACTICES FOR A BETTER YOU(th). Empowering youth well-being” che vedrà l’arrivo di ben 40 adolescenti da 8 diversi paesi europei, due gruppi di giovani sono partiti a poche ore dalla conclusione dell’evento grazie ai progetti Erasmus+ in corso in questi giorni in Lussemburgo attraverso un partenariato siglato dalla cooperativa EUROCOOP con il Servizio Nazionale della Gioventù del Ministero dell’educazione nazionale, dell’infanzia e della gioventù del Granducato di Lussemburgo e in Croazia con la partecipazione dei membri della neo-costituita comunità giovanile “YOUngi Camini” al progetto “Road to Employment” sull’occupabilità giovanile e sul rafforzamento delle capacità dei giovani per garantire un migliore e più efficace ingresso nel mondo del lavoro.