Il sindaco di Serra San Bruno: "Non mi lascio intimidire"
Dopo l'incendio doloso della sua macchina, Barillari va avanti nel suo mandato

Nei giorni scorsi Alfredo Barillari, sindaco di Serra San Bruno Comune del vibonese noto per la sua splendida Certosa, ha subito un grave atto intimidatorio: è stata data alle fiamme la sua auto. Ma, nonostante questo, non si tira indietro. Né lui e né la compagine di governo. E poi, da quell’atto doloso, è rimasto un simbolo: la fascia tricolore lasciata in auto non ha preso fuoco. Come a voler dire di andare avanti nonostante tutto.
Le parole del sindaco Alfredo Barillari
“Immediatamente dopo questo atto vigliacco, intimidatorio - confessa Barillari – Chiaramente c'è stato una sorta di svuotamento, perché ci si ferma e quell'impegno che ogni giorno c'è nell'andare avanti, nel portare risultati si affievolisce. Però subito dopo, grazie alla grande solidarietà dei cittadini, delle istituzioni, delle forze dell'ordine, di tutta la società civile, con i tanti serresi che venivano a casa ad abbracciarmi, con i tanti messaggi, subito dopo ci si ricarica. Chi aveva l'obiettivo di intimorire deve sapere che non c'è riuscito assolutamente e che anzi l'azione è ancora più determinata quella mia e di tutta la mia squadra amministrativa di giovani volenterosi che amano il proprio paese e che vogliono portare progresso. L'ignoranza c'è dietro questo tipo di azioni che non sono degne appunto di una società civile”.
“Ringrazio tutti i cittadini di Serra San Bruno”
Conclude il primo cittadino: “Come ho detto non demordiamo, andiamo avanti. Serra San Bruno assolutamente non può essere classificata da questo tipo di gesti, ma è l'anima verde della Calabria dove la natura, l'arte, la storia millenaria sono pronte ad accogliere i tanti visitatori che ne apprezzano una unicità in tutto il panorama della regione. Ringrazio tutti coloro i quali chiaramente mi hanno dato solidarietà in questi giorni, siamo già ripartiti e quindi forza Serra!”.