Medicina Unical, Caruso (GN): "grande notizia per la Calabria, nonostante le sterili polemiche"
L’attivazione di nuovi corsi di studio presso l’Unical, approvata dal CORUC per il prossimo anno accademico, è una notizia accolta con grande entusiasmo dai militanti di Gioventù Nazionale.
Il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, tra l’altro, come coordinamento Regionale aveva espresso già in passato una posizione favorevole all’apertura della nuova facoltà di medicina a Cosenza.
“Come in questo caso - dichiara Nicola Caruso (dirigente nazionale di GN) - è bello raccontare la Calabria sotto un altro punto vista che non sia quello solitamente ricco di pessimismo e drammaticità.
Con l’attivazione di nuovi corsi di studio all’Unical, su cui spiccano Medicina e Infermieristica - continua l’esponente di GN - il nostro territorio avrà la possibilità non solo di formare in maniera qualificata tanti giovani che, altrimenti, per la maggiore, sarebbero andati via verso altre città italiane ma anche di poter iniziare a prospettare loro un futuro diverso, senza la necessità di espatriare altrove, grazie anche alla convenzione stipulata fra l’Università, l’ospedale “Annunziata” e l’ASP che consentirà ai futuri neolaureati, in questi nuovi corsi di studio, la possibilità di effettuare i tirocini presso le strutture ospedaliere del nostro territorio, dando supporto, in termini di risorse umane, anche a queste in un periodo così delicato sotto il punto di vista sanitario”.
“Basta osservare l’andamento dei dati del numero di medici per abitanti ed i bandi di concorso deserti per rendersi conto che il fabbisogno della sanità in termini di capitale umano cresce sempre di più - continua Caruso - il rischio è quello di non garantire un’adeguata assistenza territoriale, di vedere sempre più ospedali chiusi per carenza di personale e liste d’attesa sempre più lunghe”.
“Questa è una vittoria per tutta la Calabria che potrà essere finalmente in grado di far fronte al crescente fabbisogno di medici ed infermieri degli ospedali e delle strutture territoriali calabresi” conclude infine Caruso.