In una dura nota, la GEKO S.p.A., società che gestisce il servizio di depurazione per il Comune di

Cosenza, ha denunciato l’Ente di Palazzo dei Bruzi, il quale in relazione all’anno 2020 non ha

provveduto ad effettuare l’impegno di spesa necessario ad assicurare la regolare copertura di bilancio

per il servizio di depurazione, collettamento, manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Impianto di

depurazione.

A fronte di un contratto giuridicamente perfezionato, inerente un servizio indispensabile ai fini della

salvaguardia della salute pubblica, la mancanza della copertura di bilancio rappresenta una condotta

estremamente grave (ancor di più perché compiuta in un contesto di pesante emergenza sanitaria

nazionale) e di preoccupante superficialità, perché di fatto è irrisoria la voce “depurazione” nel bilancio

del Comune di Cosenza.

A causa di questa mancanza, il Comune di Cosenza è stato formalmente diffidato alle

Autorità competenti, finanche con richiesta di rimozione e sospensione degli amministratori

ed annullamento straordinario degli atti viziati da illegittimità.

Come se tutto ciò rientrasse nella normalità, ancora oggi, nell’indifferenza più completa, non è

intervenuto alcun aggiustamento contabile a garanzia del servizio di depurazione.

Ad oggi, nessuna variazione di bilancio è stata approvata dall’Ente, ragione per la quale il servizio di

manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Impianto di depurazione, nonché della rete di

collettamento consortile ed opere connesse, rischia di essere interrotto.

La GEKO S.p.A., alla luce del mancato appostamento in bilancio e dei ritardati pagamenti, ha richiesto

ed ottenuto, da parte del Consorzio Valle Crati la revoca dell’autorizzazione allo scarico, già notificata

a Palazzo dei Bruzi lo scorso 16 aprile.

Ciò significa che dal 16 aprile 2020 il Comune di Cosenza scarica in assenza di autorizzazione

nell’impianto di C.da Coda di Volpe a Rende i liquami prodotti, che vengono regolarmente trattati e

depurati, ad esclusive spese di GEKO S.p.A., la quale è stata costretta a programmare la cassa

integrazione dei lavoratori ed addirittura il blocco dell’impianto.

La revoca dell’autorizzazione allo scarico per il Comune è un atto forte, che ha pochi precedenti, ma

è parso consequenziale ai comportamenti posti in atto dall’Ente.

A questa descritta situazione relativa all’annualità 2020, si aggiunge che l’Azienda vanta per il 2019

un credito di circa 2.700.000,00 euro attualmente in gestione all’Organismo Straordinario di

Liquidazione ed anch’esso privo della copertura finanziaria per l’anno 2019. Nonostante questo, però,

GEKO S.p.A. onora il pagamento degli stipendi e dei fornitori, ottenendo, grazie alla propria gestione,

il raggiungimento di standard depurativi in pieno rispetto dei valori tabellari previsti ai sensi di Legge,

plausibilmente circostanza mai avvenuta nella ventennale gestione del servizio consortile di

depurazione.

Una beffa non solo per l’Azienda, ma anche per i lavoratori stessi e per i cittadini di tutta l’area serviti

dall’Impianto.

Le violazioni compiute dal Comune di Cosenza sono estremamente gravi e pongono in essere una

serie di pesanti e rilevanti violazioni di Legge. Ma a quanto pare continua un imbarazzante

immobilismo, di fronte al quale nessuno di noi può restare inerme.