Condannato dal tribunale di Cosenza a 14 anni di reclusione, con rito abbreviato, Salvatore Presta reo confesso dell’omicidio dello zio  Angelo Presta di 54 anni freddato l'otto aprile del 2019 con 5 colpi di pistola a Paterno Calabro nel cosentino.

Salvatore ed Angelo erano soci di un’azienda di legname. L'uomo dopo aver ucciso lo zio si era presentato ai carabinieri di Dipignano dicendo loro di essersi difeso e di aver sparato successivamente alle minacce di  Angelo Presta nei suoi confronti con un’ascia. Per Salvatore Presta, giudicato in abbreviato, è stata esclusa l’aggravante della premeditazione.