Lunedì 26 ottobre i tirocinanti MiBACT della provincia di Cosenza manifesteranno in Largo dei Partigiani a Cosenza, alle ore 9.30. Lo fa sapere la sigla sindacale USB spiegando che si tratta di lavoratori e lavoratrici formati attraverso un percorso on the job, nelle cui fila vi sono anche laureati e professionisti del patrimonio culturale selezionati in base ai titoli.

Portano avanti le attività di biblioteche, musei, siti archeologici, archivi e uffici presenti su tutto il territorio regionale che senza il loro operato spesso resterebbero chiusi.

Le loro competenze e professionalità, fanno sapere i tirocinanti, vengono "svilite da un rimborso spese che è piccolo persino se considerato una forma di ammortizzamento sociale, senza contributi e diritti base".

"La cosa peggiore è che non abbiamo nessuna certezza in merito al nostro futuro, ricevendo periodicamente promesse che vengono puntualmente disattese da parte delle istituzioni. Alcuni di noi, grazie alla mobilitazione collettiva di questi mesi, hanno avuto modo di rivendicare la propria esistenza in forma di lavoratori precari e spiegare le proprie ragioni, avanzando alcune proposte al Ministro del Sud Peppe Provenzano".

Dalla Regione Calabria o dal MiBACT, continuano, "invece nessuna attenzione: nonostante i vertici ministeriali conoscano bene la nostra difficile situazione lavorativa. Mantenere alta l'attenzione sulla nostra situazione di precariato invisibile e non riconosciuto è oggi più che mai una necessità improrogabile affinché non cada nel dimenticatoio la difficile condizione in cui i tirocinanti versano insieme alle proprie famiglie".

"Il rischio che si sta concretizzando, concludono i tirocinanti, è quello di una emergenza sociale a cui si aggiungerà inevitabilmente una emergenza nel settore culturale dell'intera regione".